PARLANO I DUE ALLENATORI : Entella-Avellino 1 – 1

CLAUDIO FOSCARINI :

Purtroppo i calci piazzati ci penalizzano dall’inizio della stagione e in occasione del pareggio si è visto il solito crollo. Aggiunto a questo c’è anche il calo fisico avuto nel finale. Calo dovuto agli acciacchi che ci accompagnano e alla salute precaria di quei giocatori che sono entrati e che non sono ancora al meglio. Gavazzi, Ardemagni e Moretti avrebbero dato sicuramente di più se avessero goduto di una condizione fisica migliore. Volevo dare continuità alla prestazione avuta contro il Perugia. Ho cambiato poco e, vista l’assenza di D’Angelo, ho messo Laverone a copertura di quella fascia. Sono consapevole che qualcuno gioca in posizione inconsueta ma la classifica e ci impone di sacrificarci e avere sempre uno spirito tosto. Sono comunque convinto che continuando così raggiungeremo la salvezza. Ardemagni ha la fiducia dell’allenatore. Prima o poi il gol arriverà. Deve pazientare e avere fiducia. I gol arriveranno da soli. La squadra è uscita tra gli applausi , deve essere la nostra prerogativa. Per noi è fondamentale sfornare sempre la prestazione. Quando una squadra dà tutto sarà sempre gratificata dai tifosi che sanno leggere le situazioni e sanno capire”.

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ALFREDO AGLIETTI : 

“Mi è molto piaciuta la grande reazione della mia squadra. Penso che per quello che si è visto in campo avremmo meritato la vittoria. Abbiamo avuto tante occasioni con La Mantia, Belli, Cremonesi e via dicendo. L’Avellino è stato bravo a segnare alla prima occasione. Dopo il gol, ci siamo riorganizzati e abbiamo reagito e non era facile perché la botta è stata grande. Come detto, non era scontato reagire, lo abbiamo fatto e ci è mancata solo la zampata finale. Avremmo meritato di vincere. Per la salvezza ci sono tante squadre in discussione, non solo noi. In quattro/cinque punti ci sono almeno una decina di compagini. Le ultime giornate saranno difficili per tutte. La salvezza si conquista a 48 punti. Mister Foscarini ha portato un pizzico di tranquillità in più. E’ questa la medicina migliore”.

 

 

 

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