MISTER PIERO BRAGLIA :
“Probabilmente nella piazza c’è delusione perché nessuno si aspettava di salutare Sonny D’Angelo nel mercato di gennaio. Quello che però conta è vedere come termina il mercato. I processi si fanno alla fine non durante. Già esserci assicurati le prestazioni di un calciatore come Murano è tanta roba. A centrocampo avevamo sei atleti. Con l’addio di D’Angelo ne abbiamo cinque ed abbiamo valide alternative. L’Avellino è forte, sta disputando un campionato importante. Non saremo delle cime ma non siamo nemmeno dei brocchi. Penso che la società stia operando bene. Aspettiamo e giudichiamo. Lo scorso anno abbiamo deciso di alzare la qualità con calciatori come Di Gaudio e Kanoutè. L’Avellino non è solo Sonny D’Angelo. L’importante è arrivare all’obiettivo finale. Alla fine dell’anno, in base ai risultati che avremo raggiunto, sarà giudicato il mio operato. Parlare adesso è prematuro. Questa squadra ha fatto il suo lavoro e lo continuerà a fare, ma non mi va che siamo sempre sotto processo. A me sembra che si parla di una squadra terzultima in classifica, pare sempre che non vada mai bene nulla. Da un anno e mezzo che sono qui, non ho mai sentito un complimento. Io dico che c’è tempo per i processi. Ma quelli si fanno alla fine dell’anno. Siamo in corsa per obiettivi importanti. Ora tocca a noi dimostrare in campo il nostro valore. Possiamo fare quello che ci siamo sempre detti. E resto convinto che meno si parla e meglio è”.