L’U.S. Avellino 1912 è fuori dal calcio professionistico, ora passa tutto nelle mani del sindaco Vincenzo Ciampi

E l’Avellino scompare di nuovo. Anche il Tar ha detto no. Rigettata l’istanza di sospensiva prodotta dalla società biancoverde . Quarto ricorso perso. Dopo i tre gradi di giustizia sportiva, arriva il diniego anche dal Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio. L’Avellino è fuori dal calcio professionistico.

Da questo momento in poi, la palla passa nelle mani del sindaco Vincenzo Ciampi che, attraverso una nota ha già fatto sapere di essersi attivato per salvaguardare il patrimonio sportivo di questa città. Il primo cittadino nelle prossime ore è chiamato ad avviare una procedura esplorativa per l’acquisizione di manifestazioni di interesse da parte di società sportive che intendono iscrizione la squadra al campionato. In nessun progetto sportivo ci può essere chi in passato ha fatto parte con la società precedente.

Ogni società interessata deve necessariamente inviare il progetto sportivo, il programma societario e la dotazione finanziaria. Tutto dovrà essere valutato da una commissione composta da tecnici, sportivi e commercialisti nominata appunto dal sindaco Ciampi che avrà il dovere di valutare.

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