Tecno Switch Ruvo – Scandone Avellino 95 – 55
(20-11; 43-29; 75-42)
Altra sonora batosta per la Scandone, travolta a Ruvo di Puglia con un eloquente più quaranta per i padroni di casa. Si sperava che al cospetto di una cosiddetta “parigrado”, essendo Ruvo una neopromossa in serie B, la Scandone potesse giocare una buona gara, e comunque non andare incontro ad una magra figura come quella rimediata nella precedente trasferta in quel di Palestrina, dove oggettivamente i padroni di casa erano di enorme spessore tecnico.
Invece anche in Puglia, gli uomini di De Gennaro hanno giocato una pessima gara, con percentuali al tiro davvero incredibilmente basse: 18 su 36 da due; 2 su 11 da tre, e soprattutto un inaccettabile 13 su 34 dalla lunetta.
Ecco le parole di coach De Gennaro dopo la gara:
“Dopo una partita del genere, c’è poco da commentare. Purtroppo quando sbagli 21 tiri liberi, facendo 13 su 34 ai liberi e 2 su 11 da 3, c’è poco da dire. Quando la palla non entra, iniziamo a disunirci, iniziamo a non difendere più con intensità e questa cosa diventa problematica contro qualsiasi squadra. Stasera niente è girato nel verso giusto dal primo minuto. Devo valutare bene quali sono i problemi, capire, parlare singolarmente con i ragazzi, cercare in ognuno di loro una reazione. Perché che non siamo una squadra talentuosa si sapeva, che siamo una squadra costruita da 3 settimane idem, che siamo una squadra che in questo momento non può affrontare 3 partite in una settimana pure, però mi aspettavo almeno una reazione d’orgoglio, che neppure c’è stata. E questa è una cosa che, da allenatore, non posso accettare. Da domani testa bassa: si lavora forte e si cerca di uscire fuori da questo tunnel che solo col duro lavoro possiamo lasciarci alle spalle. Complimenti a Ruvo, hanno tirato anche da 10 metri facendo canestro, hanno avuto fiducia su tutto, logicamente dovuta anche al fatto che tiri una volta, due, tre, poi la palla entra da sola nel canestro. Altra carenza nostra che, con tiri aperti sbagliati, ci siamo disuniti sempre di più e non abbiamo mai trovato il bandolo della matassa. È una sconfitta che fa male, ma dobbiamo reagire”.