Il Tribunale Federale Nazionale, riunitosi per deliberare sul caso Carbone, ha rigettato le richieste della Procura Federale fatte nell’udienza tenutasi questa mattina (sei mesi di squalifica per l’ex dirigente biancoverde, ed un’ammenda di 5mila euro per l’U.S. Avellino, a titolo di responsabilità oggettiva): Luigi Carbone è stato prosciolto dall’accusa di avere violato il divieto, per i tesserati FIGC, di effettuare scommesse sportive. Come diretta conseguenza del proscioglimento dell’ex dirigente biancoverde, anche l’U.S. Avellino è stato giudicato dallo stesso TFN assolutamente non perseguibile.
Grande vittoria dell’avv. Alberto Colarusso, difensore di Luigi Carbone, che, per la verità, si era già “affannato” nei giorni scorsi, attraverso gli organi di stampa, a smontare il polverone che si era creato rispetto all’intera vicenda, che aveva tenuto con il fiato sospeso la tifoseria avellinese, ormai stanca di vedere i propri colori infangati da presunti scandali scommesse