San Tommaso – Palermo 1 – 1
San Tommaso: Landi, Lampiase, Madonna, Colarusso, Mannone, Pagano, Alleruzzo, Castro (dal 55′ Konate), Sabatino (dall’84’ Colucci), Branicki, Massaro. A disposizione: Dose, Tiberio, Falivene, Zollo, Cucciniello, Raiola, Stoia. All. Liquidato.
Palermo: Pelagotti, Doda (dal 42′ Peretti), Lancini, Crivello, Vaccaro, Langella, Martin, Martinelli, Floriano (dal 69′ Ficarrotta), Felici (dal 76′ Silipo), Ricciardo (dall’81’ Sforzini). A disposizione: Fallani, Marong, Mauri, Ambro, Kraja. All. Pergolizzi.
Arbitro: Ubaldi di Roma (Rinaldi-Rispoli).
Marcatori: al 46′ Langella (P) all’86’ Alleruzzo.
Espulso: all’89’ Vaccaro (P). Ammoniti: Alleruzzo, Floriano (P). Rec.: 1′ pt; 4′ st.
Un gran bel San Tommaso ha imposto il pari alla corazzata Palermo, che fino a cinque minuti dal novantesimo ha pregustato l’intera posta in palio. I ragazzi di mister Liquidato hanno risposto alla grande sul piano nervoso ed agonistico a quello che era per loro un vero e proprio confronto storico. La compagine della metropoli siciliana nel piccolo catino del De Cicco di Pratola Serra, prima si è illusa di poter disporre dei più deboli avversari, ma poi ha dovuto arrendersi all’evidenza di una squadra avellinese fortemente decisa a vendere cara la pelle e a far valere le proprie ragioni di classifica.
Davanti ad una magnifica cornice di pubblico, la prima in classifica e la penultima si sono affrontate senza soverchi tatticismi. Nel primo tempo si è notata una sterile supremazia del Palermo, che si è sostanziata in un possesso palla quasi stucchevole ed innocuo, almeno negli ultimi venti metri avellinesi. L’azione maggiormente degna di nota si è verificata: al 20′ una percussione sulla destra di Sabatino è stata fermata in piena area da un intervento scomposto del difensore rosanero Vaccaro, che ha toccato la sfera in maniera evidente con un braccio, ma l’arbitro ha concesso incredibilmente soltanto un angolo per i Grifoni. La prima frazione di gioco è andata in archivio con un equilibrio sostanziale, sebbene fosse palpabile l’impressione che se gli uomini di Pergolizzi avessero premuto maggiormente sull’acceleratore, avrebbero potuto sbloccare il risultato.
Ad inizio ripresa avviene proprio ciò che non si è verificato nel primo tempo: il palermitano Langella si è presentato ai venti metri, ha superato un paio di avversari e poi ha lasciato partire un rasoterra di destro che si è insaccato nell’angolino alla sinistra di Landi, che nulla ha potuto sul tiro fuori dalla sua portata. Il gol subito ha dato la scossa giusta al San Tommaso che ha preso a giocare con maggiore convinzione nei propri mezzi. La partitaha poi preso l’inerzia giusta per i Grifoni con l’ingresso in campo dell’ultimo arrivato Konatè, che è andato ad affiancare un Branicki apparso fuori fase nella prima parte di gara. forse perchè troppo isolato in mezzo all’ottima difesa rosanero.
Con il passare dei minuti, la compagine di Liquidato ha preso sempre più coraggio e le percussioni avellinesi nella trequarti siciliana si sono intensificate. Quando si cominciava a pensare ad un’altra sfortunata partita del San Tommaso, a quattro minuti dal novantesimo, arrivava il giusto premio peri Grifoni, cross dalla trequarti, Branicki in mischia interveniva di testa, la sfera incocciava sul secondo palo, ma capitan Alleruzzo, appostato sottomisura, ribadiva prepotentemente in rete per un pareggio sacrosanto. Nel concitato finale il Palermo rimaneva in dieci per l’espulsione di Vaccaro, reo di un fallo di reazione. Negli istanti di recupero, prima l’ex avellinese Sforzini di testa si divorava il gol dei tre punti palermitani, poi lo stesso Konatè sfiorava a sua volta il gol della clamorosa vittoria del San Tommaso.