Picerno – Avellino 0 – 1
Picerno: Coletta, Fiumara (dal 68′ Sambou), Corso, Ligorio, Cesarano (dal 59′ Caiazza), Kosovan, Corso (dal 62′ Conte), Vanacore, Langone (dal 74′ Lordi), Gallon (dal 54′ Tedesco), Santaniello. A disposizione: Fusco, Impagliazzo, Bassini, Monaco. All.: Giacomarro.
Avellino: Lagomarsini, Betti, Dondoni, Capitanio, Parisi, Da Dalt (dal 67′ Pepe), Matute (dal 46′ Gerbaudo), Buono (dall’88′ Patrignani), Ciotola (dal 46′ Di Paolantonio), De Vena, Carbonelli (dal 46′ Tribuzzi). A disposizione: Longobardi, Dionisi, Rizzo, Alfageme. All.: Bucaro.
Arbitro: Piazzini di Prato. Assistenti: Collavo di Treviso e Peloso di Nichelino.
Marcatore: all’81’ De Vena
Espulso: al Gerbaudo al 93′. Ammoniti: Matute, Betti, Fiumara (P), Pepe. Angoli: 7-4. Rec.: 0′ pt; 7′ st.
L’Avellino vince anche in Lucania, e porta 13 la sua incredibile sequenza di successi consecutivi, e quel che più conta, stacca il pass per la qualificazione alle semifinali della poule scudetto di serie D.
La squadra di Bucaro si è presa un’altra bella soddisfazione andando a superare, nella sua inespugnabile tana, il Picerno che aveva dominato e vinto il girone H, quello pugliese, che era definito il più duro dei gironi centromeridionali.
L’Avellino, cosi come fatto nel match di domenica scorsa al Partenio-Lombardi contro il Bari, ha dimostrato in maniera lampante di saper tenere molto bene il campo anche al cospetto di altre neo promosse, molto accreditate. Insomma, la forza dei Lupi ha saputo superare anche il vaglio di confronti. sulla carta, più difficili di quelli giocati nel proprio girone.
E dire che la gara di Picerno non era iniziata nel migliore dei modi da parte degli Irpini, che già al 12′ si sono visti assegnare un rigore contro per un presunto fallo di Capitanio ai danni di un attaccante lucano. Ma il redivivo Ettore Lagomarsini, che rientrava a difesa dei pali biancoverdi, dopo l’intero girone di ritorno passato in panchina, ha stregato Santaniello del Picerno ed ha parato il penalty.
Superata indenne la sfuriata iniziale dei padroni di casa, i Lupi, ben protetti in mezzo al campo dal frangiflutti Matute, hanno serrato sagacemente le proprie fila, concentrandosi al massimo nella fase di non possesso, ed hanno concesso pochissimo agli avanti lucani.
Nella ripresa, gli innesti di Di Paolantonio, Gerbaudo e Tribuzzi hanno dato ai Lupi ulteriore vigore nella zona nevralgica, rendendo ancor di più la vita difficile ai padroni di casa, che inevitabilmente, si sono dovuti scoprire maggiormente, finendo con il concedere alune ripartenze che potevano essere letali, se De Vena e Tribuzzi non avessero clamorosamente sciupato un paio di occasionissime davanti al portiere di casa.
A nove minuti dal novantesimo, su un calcio d’angolo dalla destra, (concesso ai Lupi dopo un’ottima parata del portiere del Picerno su un insidioso tiro di sinistro del redivivo Pepe) è svettato più in alto di tutti il bomber De Vena che ha gonfiato il sacco, regalando all’Avellino la tredicesima vittoria consecutiva di questo grandissimo scorcio di stagione dei biancoverdi, che consentirà agli uomini di Bucaro di giocarsi le proprie chance di vittoria dello scudetto di categoria, he sarebbe la ciliegina sulla torta di una stagione biancoverde davvero da incorniciare.