E’ arrivata la fumata bianca. Dopo quattro ore di dibattito 17 favorevoli allo studio di fattibilità, 7 consiglieri di opposizione abbandonano l’aula al momento del voto. Via libera alla stesura del progetto definitivo atteso, di nuovo in aula, entro quattro mesi. Il Consiglio comunale di Avellino vota il pubblico interesse sul progetto di riqualificazione dello stadio. Si tratta di un passaggio rilevante, tuttavia non ancora definitivo, per la realizzazione di un’opera da circa 60 milioni di euro (più 30 previsti per la manutenzione) interamente a carico di privati, con positive ricadute sul versante pubblico per la rigenerazione urbana, senza consumo di suolo, e lo sviluppo economico futuro non solo del capoluogo. Al termine di un lungo confronto sono stati 17 i voti a favore espressi dalla maggioranza mentre le opposizioni hanno lasciato l’aula. Il vecchio Partenio-Lombardi realizzato circa 50 anni fa da Costantino Rozzi, nelle previsioni dovrà essere abbattuto e ricostruito sullo stesso sito, avere una capienza di 21.550 spettatori, essere abilitato ad ospitare gare ed eventi di rilievo internazionale. In aula a relazionare sul progetto è stata l’assessore all’urbanistica, Emma Buondonno. L’esponente della giunta Festa, oltre agli aspetti tecnici,ha evidenziato la candidatura di Napoli a “Capitale europea dello Sport 2026” e una grande occasione per l’Irpinia se saprà farsi trovare pronta.Il complesso iter procedurale è iniziato nell’aprile 2021. Il progetto proposto dall’Us Avellino 1912 è firmato dall’archistar Gino Zavanella, lo stesso dello Juventus Stadium. La proposta di fattibilità è approdata in consiglio comunale dopo valutazioni da parte di numerosi enti preposti nelle conferenze di servizio. Il progetto contempla parcheggi, piazze, un centro medico, un’area per attività commerciali ed un museo sportivo interattivo. Come ha spiegato in aula il consulente del project per il Comune, Fabio Amatucci: “Si tratta di un progetto equo nella proposta di concessione e margini di ritorno da un lato e il rischio medio-alto dell’investimento dall’altro. I costi della iniziativa sono tutti a carico del proponente, il comune non avrà alcun rischio e potrà definire un canone di locazione”. Dopo l’approvazione odierna, il progetto definitivo dovrà ritornare in aula dopo ulteriori passaggi in conferenza dei servizi, entro 120 giorni.