E’ iniziata ufficialmente la nuova stagione del basket irpino con la sfida al PalaDelMauro tra la Scandone di De Gennaro e la forte Virtus Arechi Salerno, dei vari Tortù, Rezzano e Rossi, cestisti dal talento e dall’esperienza sovradimensionate per la serie B.
La squadra irpina, composta da tanti giovani in cerca di futuro ed alcuni cestisti esperti per la categoria, ha restituito una buona impressione agli addetti ai lavori (purtroppo solo quelli, visto che il match era a porte chiuse) presenti nel mitico tempio del basket campano e non solo.
La gara dei biancoverdi contro gli ambiziosi salernitani è stata piacevole, e per lunghi tratti anche tecnicamente valida. Non era di certo il risultato il primo obiettivo di De Gennaro. E, nonostante la sconfitta (comunque di misura, e venuta solo nel finale per deficit fisico-atletico di diversi cestisti biancoverdi), bisogna dire che il coach avellinese ha avuto diversi motivi per essere soddisfatto della prova dei suoi.
Il match ha cambiato spesso inerzia, rimanendo comunque sul filo dell’equilibrio, anche in ragione delle diverse individualità interessanti tra le fila dei biancoverdi. A cominciare da Giga Janelidze, che fino a quando non è stato costretto ad uscire per infortunio (ci auguriano che non sia nulla di grave) ha mostrato un bagaglio tecnico ed un repertorio sul quale De Gennaro può tranquillamente fare affidamento. Ma sono state apprezzabili anche le prove di Alessandro Marra, Thomas Monina e Dimitri Sousa.