“Nemo propheta in patria”. Ecco ci pare proprio il caso di riprendere questa locuzione latina per parlare del nuovo incarico affidato all’ex tecnico della Primavera dell’Avellino, Renato Cioffi.
Il tecnico irpino è stato scelto dal neo proprietario del Mantova, il facoltoso industriale Alberto Di Tanno (che ha tenuto conto delle indicazioni tecniche fornitegli dall’amministratore delegato Nicola Penta), per guidare la gloriosa compagine lombarda, che ripartirà quest’anno dalla serie D.
Si tratta sicuramente di un progetto calcistico ambizioso quello che si ritroverà tra le mani il bravo mister cervinarese. E sì, perchè la città di Mantova, e soprattutto quello che rappresenta nella storia del calcio italiano la sua squadra esigono ben altri palcoscenici. Giusto per capire il passato glorioso della società lombarda, citiamo una partita che è rimasta indelebile nella storia del calcio tricolore: campionato di serie A 1966-1967, a Mantova, nell’ultima e decisiva giornata, la grande Inter, tra le più forti squadre d’Europa, reduce dai successi euromondiali con Helenio Herrera, per una papera del grande portiere Giuliano Sarti, fu sconfitta e perse lo scudetto all’ultima giornata.
Insomma, davvero un incarico di assoluta risonanza a livello nazionale, che certamente responsabilizzerà non poco Renato Cioffi, ma che è anche un chiaro riconoscimento alla valenza tecnica del mister caudino e al notevole lavoro svolto nell’ultimo anno nella società che rappresenta la sua provincia di origine, alla guida tecnica del Settore giovanile dell’U.S. Avellino. Una stagione agonistica che si è chiusa con la valorizzazione di diversi “aspiranti” calciatori, già accasatisi nel calcio professionistico, e soprattutto con la “semina” per i campionati a venire.
Come si diceva all’inzio? Nemo propheta in patria…..
Rino Scioscia