Torna a sorridere la Sidigas Avellino, autrice di una bella prestazione corale nel penultimo incontro casalingo della Regular Season: al termine dei 40′ di gioco i biancoverdi hanno la meglio sulla Fiat Torino per 109-82. Buona prova di Luca Campogrande, che chiude a quota 16 punti (2/2 da due, 4/9 da tre e 14 di valutazione).
Ad esordire nella conferenza stampa postpartita è proprio l’ala capitolina:
“Partita importante per noi, ci voleva per riscattare questo finale di stagione. Adesso ci attendono altre tre partite ancora più importanti e che affronteremo come delle finali, mettendo il massimo impegno possibile, come abbiamo fatto oggi sin dall’inizio.
L’esordio stagionale è stato difficile, con l’infortunio che mi ha tenuto fuori tre mesi ma adesso posso solo fare del mio meglio e mettere in atto gli insegnamenti del coach. Dobbiamo restare uniti, caricarci e mettere tutti nelle condizioni di rendere al meglio delle proprie possibilità. Dobbiamo trasformare la pressione in energia positiva“.
è poi coach Maffezzoli a prendere la parola:
“Sapevamo che era facile distrarsi con tutto quello che si è letto durante la settimana, invece siamo stati bravi a non approcciare in maniera soft alla partita, tuttavia dobbiamo ancora imparare a trasportare il lavoro svolto durate la settimana nei quaranta minuti di gioco. Oggi ci prendiamo i due punti ma non sono assolutamente contento del lavoro nella metà campo difensiva: abbiamo molto ancora da lavorare. Avremo bisogno di tutti per le prossime tre partite: dovremo essere tutti dalla stessa parte. Tentiamo di essere tutt’uno con il pubblico che, nonostante la stagione non facile e i risultati non sempre sperati, non ci ha fatto mai mancare supporto e calore.
L’infortunio di Caleb Green ha dato un’altra opportunità ad Ojars Silins, proprio nel ruolo in cui forse può rendere di più. Riguardo Patric Young, umanamente parlando è davvero ammirevole il modo in cui ha affrontato tuttoo quello che gli è capitato: è tornato dopo settanta giorni di stop senza mai saltare un allenamento e, anzi, fermandosi a svolgere dopo ogni seduta del lavoro extra. Era impossibile per me non dargli una chance oggi e sono contento sia dei suoi venti minuti di impiego che del fatto che lui avesse voglia di giocare di più: ora deve tornare alla sua migliore forma ma sicuramente ci dà tantissimo in termini di energia. Difficilmente riesco a spiegare quanto sia grande la sua voglia di tornare ad essere il giocatore che era e tutte le cose positive adesso dobbiamo tenercele strette. Ho trovato gande disponibilità anche in Ariel Fillloy, che sta tornando progressivamente ad essere il giocatore che tutti conosciamo e di cui abbiamo bisogno“.