Lezzerini 5.5
Non esente da colpe sul primo gol, in quanto, ancorchè deviato da Laverone, il tiro di Kiyine era troppo lento per non essere alla sua portata; sul gol di Sprocati avrebbe potuto essere più reattivo; ha il merito di parare il rigore a Zito, ma in quella circostanza appare solare l’errore dell’ex avellinese che gliela tira addosso;
Laverone 5
La volontà non gli manca, considerato che era un ex, neppure tanto apprezzato, ma, oltre a non riuscire a tenere Sprocati, non azzecca neanche un cross, che sia uno, in un secondo tempo in cui la squadra si affida spesso alle sue folate lungo l’out destro;
Kresic 5.5
Si vede che sta attraversando un buon periodo di forma, ma Bocalon lo costringe ad un’apprensione continua; in ogni caso, il gigante ex Trapani non ha particolari responsabilità per questa sconfitta;
Morero 4
Francamente non riusciamo a capire l’utilità del suo arrivo ad Avellino: finora non ci è per niente apparso un valore aggiunto in una difesa che continua a subire gol incredibili; dopo Empoli, un’altra figuraccia dell’ex Juve Stabia, con quel gol letteralmente regalato ai Granata;
(dal 46′ Falasco 4.5
Lodevole l’intenzione di Novellino di risollevare le sorti della sua squadra affidandosi alla sua spinta, ma la prestazione dell’ex Cesena è stata quanto meno mortificante, in entrambe le fasi);
Ngawa 5.5
Nel partita collettivamente incolore dei Lupi, lo stesso difensore belga non fa molto per brillare di luce propria;
De Risio 4
Francamente ci pare stucchevole ed improduttivo prendersela con il centrocampista abruzzese; piuttosto, bisognerebbe chiedere, a chi ha avuto il coraggio di portarlo ad Avellino, cosa avesse visto in un calciatore che neppure in Lega Pro era riuscito a farsi valere; appare evidente la sua notevole carenza di fondamentali tecnici per esibirsi nel secondo campionato italiano;
(dal 63′ Wilmots 5.5
Di sicuro non poteva essere il giovane belga la soluzione ai problemi odierni dell’Avellino; anzi c’è da dire che il figlio d’arte ha comunque cercato di vivacizzare, pur con scarso profitto, una fase propositiva biancoverde assolutamente deficitaria);
Di Tacchio 5
Senza poter contare sulla collaborazione di un compagno di reparto dal carisma e dalla personalità, come quelle che possiede D’Angelo, il ragazzo di Trani non ha potuto e saputo fare di meglio al cospetto del centrocampo granata, apparso assai più dinamico e tecnicamente superiore;
Molina 4.5
Prestazione assai deludente dell’ex atalantino che si fa surclassare dal palleggio e dall’intraprendenza di Kiyine, tanto che, sul finire del match, commette uno stupido fallo di frustazione sotto gli occhi dell’arbitro, che lo espelle senza esitazione;
Gavazzi 6.5
Corre e si sfianca in un lavoro assai dispendioso, dovendo assicurare ai compagni la sua superiore valenza tecnico-tattica; ma alla lunga finisce con il predicare nel deserto; la sua classe meriterebbe ben altra attenzione e collaborazione da parte di tutta la squadra;
Bidaoui 4
Brutta, anzi pessima partita quella del Marocchino, che si è mostrato indolente e distratto, come in occasione del gol regalato a Sprocati, allorquando, in collaborazione con Morero, confeziona il patatrac biancoverde;
(dal 38′ Asencio 5.5
Positivo il suo impatto nel match, ma alla lunga, pur impegnandosi tantissimo nel cercare di contrastare e nel fare a sportellate con gli arcigni difensori granata, non ricava granchè; l’espulsione nel finale, purtroppo, va a complicare i piani di Novellino per il match fondamentale contro il Pescara);
Ardemagni 4
Praticamente un ectoplasma in campo: non contrasta i difensori avversari, non riesce a tenere palla e non ne becca una nei contrasti; il suo è evidentemente un periodo nerissimo, e questo tutto ci pare tranne che una buona notizia, considerato che per la prossima partita, a causa dell’ineludibile squalifica di Asencio, l’attaccante milanese potrebbe essere l’unica punta di ruolo a disposizione;
Novellino 5
E’ vero che sono i calciatori che vanno in campo, e sono loro che continuano a commettere topiche incommentabili, oltre che deleterie per l’Avellino, ma il tecnico di Montemarano di certo non è davanti ad un plotone di esecuzione quando è chiamato a fare delle scelte; e quest’oggi, purtroppo, alcune sue scelte iniziali si sono rivelate sbagliate; è anche vero che Monzon ha saputo correre ai ripari, rimodulando in corsa il suo Avellino, ma ormai la frittata, alias il regalo doppio alla Salernitana, era stato già consegnato, addirittura dopo soli 18 minuti.
A cura di Rino Scioscia