LE PAGELLE DEI LUPI : Cremonese – Avellino

Lezzerini    5.5

I primi due gol subiti tradiscono una certa titubanza nei suoi interventi, per il resto niente di straordinario anche perchè la Cremonese non tira mai in porta;

Laverone   5.5

Non una gran partita quella dell’ex vicentino, che spinge sulla fascia di competenza senza peraltro costruire affondi pericolosi, ma lascia troppo spazio ad un Croce che sulla sinistra ha costruito le trame più insidiose dei padroni di casa;

Suagher   5,5

Non appare prontissimo e reattivo nelle azioni dei due gol della Cremonese nel primo tempo; nel finale paga la grande generosità profusa nel secondo tempo (durante il quale non si è per niente risparmiato) con la stanchezza che gli impedisce di opporsi validamente a Castrovilli;

Migliorini  5,5 

Non delude affatto e compie in pieno il proprio dovere, ma il gol di Mokulu lo vede in leggero ritardo sulla ribattuta di Lezzerini; per il resto, apprezzabile il suo impegno;

Rizzato   5

Primo tempo da dimenticare per l’ex Trapani che forse non ci mette la cattiveria e decisione giusta nel tentare di salvare la porta avellinese in occasione della sua sfortunata autorete; nella ripresa cerca di darsi da fare cercando di mettere qualche pallone in mezzo, ma gli effetti positivi delle sue scorribande non si vedono;

Lasik    5,5

L’impatto con il match non è per niente male, anzi la sua azione appare sostanzialmente produttiva, anche se non fa cose eccezionali; ad inizio ripresa viene sacrificato da Novellino per dare spazio alla seconda punta;

(dal 53′ Castaldo  5

Gigi vorrebbe dare il proprio contributo ad un attacco apparso sterile per l’intero primo tempo, ma si fa notare soltanto nel finale di gara per un tiro da dentro l’area, messo clamorosante  a lato su scarico intelligente di Asencio);

Paghera    4.5 

Presenza impalpabile dell’ex Lanciano, che non fa nè filtro in mediana, nè riesce a  proporre un minimo di gioco; forse non doveva neppure partire dall’inizio perchè aveva avuto un risentimento muscolare in settimana, ma è apparso decisamente deleterio:

(dall’86′ Asencio   6.5

Appena dieci minuti complessivi per il 19enne attaccante spagnolo, che in quei pochi momenti di gara giocati fa molto di più di Ardemagni e Castaldo messi insieme: prima scarica intelligentemente per il n.10 biancoverde che spreca una favorevolissima occasione, e poi sale in cielo e ci sta un attimo infinito per anticipare di testa il portiere cremonese e mettere dentro il gol dell’insperato pareggio; ma l’ineffabile Ghersini gli toglie inspiegabilmente la gioia della prima marcatura in biancoverde; merita sicuramente una chance da titolare);

Di Tacchio   6

E’ uno dei pochissimi a raggiungere la sufficienza: fa da scudo davanti alla difesa e salta spesso a contrastare di testa in prima battuta l’ex Mokulu; soddisfacente la sua fase difensiva, un pò meno quella propositiva, ma in mezzo al campo è stato lasciato praticamente solo da un Paghera non pervenuto;

Molina  5.5

Decisamente in regresso rispetto alla brillantissima gara disputata all’esordio contro il Brescia; corre e si impegna molto ma nell’ultima parte del match mostra carenza di ossigeno;

Morosini  6,5 

Grandissimo gol del fantasista ex Genoa, ma il capolavoro tecnico con il quale regala l’effimero pareggio ai Lupi è il solo lampo in una prestazione complessivamente non brillante; appare ancora in ritardo nell’intesa e nell’integrazione con i nuovi compagni di squadra;

(dal 63′ Camarà  5

Francamente negativa la prestazione del guineano che non riesce a fornire nessun contributo all’offensiva avellinese);

Ardemagni  5

Una delle peggiori prestazioni del bomber milanese da quando veste la casacca biancoverde, anche se ha il merito di contribuire allo sviluppo dell’azione vincente di Morosini, con quell’intelligente “dai e vai”;

Novellino   5.5

A Monzon manca il coraggio per proporre sin dall’inizio la seconda punta accanto ad Ardemagni e davanti a Morosini (magari schierando i suoi “a specchio” rispetto agli avversari), finendo con il “regalare” un tempo ad una Cremonese per niente insuperabile; ad inizio ripresa corre ai ripari, e poi addirittura esagera, schierando nel finale un attacco a cinque; che comunque era riuscito a produrre i suoi effetti con il gol di Asencio, incredibilmente annullato; infelice la scelta di un Paghera assolutamente nullo in mezzo al campo, in luogo di un Moretti che forse (vista la quasi totale mancanza di proposizione) sarebbe stato il caso di gettare nella mischia sin dall’inizio, proprio al posto del centrocampista bresciano.

 

A cura di Rino Scioscia

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