Latina – Avellino 0 – 2 , ora è spareggio per la C con il Lanusei

Latina –  Avellino    0 – 2

Latina: Maltempi, Tinti, Ranellucci, Sanna (dall’87′ Energe), Galasso, Marino (dal 46′ Veneziani), De Martino, Cittadino (dall’89′ Maiorano), Atiagli, Fioretti (dal 69′ Masini), Merlonghi (dall 78′ Minicucci). A disposizione: Guddo, Manes, Barberini, Caternicchia. All.: Di Napoli.

Avellino: Viscovo, Betti, Morero, Dionisi, Parisi, Tribuzzi, Matute, Di Paolantonio (dal 48′ Gerbaudo), Da Dalt (dall’81′ Ciotola), De Vena, Alfageme (dal 70′ Sforzini, dal 92′ Buono). A disposizione: Lagomarsini, Mentana, Carbonelli, Omohonria, Dondoni. All.: Bucaro.

Arbitro: Emmanuele di Pisa. Assistenti: Pedone di Reggio Calabria e Mazzarà di Messina.

Marcatori: al 29′ De Vena, al 42′ Tribuzzi.

Ammoniti: De Martino (L), Cittadino (L), Betti. Angoli: 2-5. Rec.: 3′ pt; 5′ st.

L’Avellino fa il suo e batte un Latina che non aveva più nulla da chiedere a questo campionato, ma deve rimandare i festeggiamenti per la promozione in serie C, in quanto il Lanusei è riuscito a vincere a Rocca Priora, in casa della Lupa Roma, ancora una volta al 94′. E cosi, i Lupi, per poter brindare alla vittoria del campionato, debbono superare la compagine sarda (giunta a pari punti a quota 83) in uno spareggio in campo neutro, da disputarsi domenica prossima. Ci sarà, dunque, una coda al campionato per decidere l’unica promozione in palio tra i Professionisti, in ragione del regolamento balordo che, soltanto in serie D, impone una gara supplementare alle squadre che arrivano a pari merito al primo posto al termine della stagione regolare, senza tenere conto degli scontri diretti (che, nel caso di specie, avrebbero dato ragione ai Lupi, visto che Morero e compagni hanno vinto entrambe le gare disputate contro il Lanusei), come avviene invece nelle categorie professionistiche.

L’Avellino doveva vincere a Latina, contro una squadra tosta e ben strutturata, che ci teneva molto a rendere la vita dura ai Lupi. E la compagine di Bucaro ha fatto in pieno il proprio dovere, liquidando la “pratica” in terra pontina, già nei primi 45 minuti di gara. La superiorità tecnica complessiva dei Biancoverdi è emersa sin dalle prime battute del confronto al Francioni, e, dopo una fase “preparatoria”, cosiddetta di studio, da parte di Matute e compagni, l’Avellino ha affondato i colpi decisivi. Correva il 29′ allorquando l’ennesima palla rubata da parte del centrocampista camerunense produceva i suoi effetti devastanti nei confronti dei Pontini: sfera affidata a Tribuzzi, che si involava lungo il fronte destro, entrava in area e metteva al centro per l’accorrente De Vena, che, sotto misura, con il piattone sinistro, depositava la sfera in fondo al sacco dei Laziali. Il vantaggio acquisito aveva l’effetto di alleggerire la “pressione” nella mente dei Lupi, conferendo alle loro giocate maggiore tranquillità e lucidità. Così, sul finire della prima frazione di gioco, approfittando di un’altra indecisione da parte dei Pontini, di poco dentro la metà campo biancoverde, Tribuzzi (sempre lui, fortissimamente lui!!!) sul filo del fallo per gioco pericoloso, strappava la sfera ad un difensore laziale, dai e vai con Matute (altra gara monumentale da parte del centrocampista ex Casertana), e l’ex del Latina poteva involarsi tutto solo verso il portiere pontino, che riusciva a superare con un rasoterra inesorabile. Il doppio vantaggio biancoverde metteva in ghiaccio la vittoria degli uomini di Bucaro, che andavano al riposo, come meglio non avrebbero potuto sognare.

La ripresa era tutta nel segno di un controllo quasi totale del match da parte di Matute e soci, con il Latina che provava ad attaccare, ma non riusciva a superare, se non in rare occasioni. il muro eretto dalla mediana avellinese. Quelle rare occasioni erano costituite da un ottimo colpo di testa (intorno all’ora di gioco) di un attaccante pontino su cross da calcio d’angolo, con la sfera che, schiacciata a terra, si alzava oltre la traversa; al 73′ con un gol non convalidato per un fuorigioco che il primo assistente era bravo a segnalare, perchè dagli spalti non era sembrato cosi netto. Il tempo scorreva, tutto sommato, neppure tanto lentamente e si arrivava al 95′ (recupero compreso) senza ulteriori patemi per i Lupi, che potevano portare a casa un successo assai prezioso ai fini della rincorsa alla promozione. Peccato che, proprio allo spirare della gara in cui era impegnata la diretta rivale dei Lupi, il Lanusei riusciva a battere, ancora una volta quasi “fuori tempo massimo”, la già retrocessa Lupa Roma, riacciuffando i Lupi al primo posto, e rendendo, cosi, necessario lo spareggio per la promozione in serie C.

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