La Virtus Bologna si fa sentire. Ritrovato il paradiso solamente un anno dopo la clamorosa retrocessione, il club bianconero si ripresenta con grandi ambizioni. Partiamo da Aradori l’ex guardia di Reggio Emilia era promessa sposa a Torino dopo che l’iniziale offerta della Virtus lo scorso weekend era rimasta lontana da quella piemontese sul suo tavolo da quasi un mese. Gli ultimi due giorni, invece, hanno cambiato gli scenari dopo l’intervento in prima persona della proprietà bolognese. Le ambizioni della Segafredo sono note, la promozione ha dato grande carica al patron Massimo Zanetti che non ha mai nascosto la voglia di riportare le V nere a livelli europei. Dopo l’arrivo decisivo di Stefano Gentile alla vigilia dei playoff di A-2, questa è la seconda grande vittoria personale del nuovo proprietario della Virtus e del suo braccio destro Luca Baraldi.
Aradori sarà dunque il primo colpo del mercato bianconero, strappato in extremis alla Fiat Torino. Un gioco al rialzo di cui si sarebbe macchiato Riccardo Sbezzi, il procuratore di Aradori. Al di là di queste schermaglie, nei prossimi giorni Aradori diventerà un giocatore della Virtus, che sul mercato italiano ha intenzione di investire molto concretamente.
L’altro grande obiettivo sarà infatti Alessandro Gentile per costruire un perimetro titolare in tinta azzurra. Alessandro vedrebbe nel progetto del nuovo corso virtussino la situazione ideale per rilanciare la propria carriera giocando fra l’altro col fratello Stefano. Sotto canestro, poi, la Virtus punta a un altro azzurro come Marco Cusin. Il lungo è in uscita da Avellino ed è anche nel radar della Fortitudo, che sarebbe disposta a sacrifici importanti per convincerlo a scendere di categoria. Il derby di mercato vede però in vantaggio il club bianconero, che parallelamente lavora anche alla conferma di una buona parte del nucleo della promozione.Così la Sidigas Avellino dovrà andare su due lunghi nuovi, considerata la conferma di Leunen e di Zerini con l’uscita Cusin e di Fesenko si tratta per portare in biancoverde almeno uno tra il polacco Karnowski e il nigeriano Jekiri.