Conferenza prepartita del vulcanico mister Graziani, alla vigilia del match dei Lupi contro il Cassino, che si preannuncia come il primo vero scontro diretto del campionato. Il tecnico toscano, oltre che parlare dell’avversario di domani, ha avuto modo anche di precisare, cadenzando le parole, il senso delle sue dichiarazioni nel post gara con l’Anagni, quando ebbe a rimbrottare, con parole forse troppo dirette, i suoi calciatori.
Il personaggio-Graziani è questo: un tecnico che mostra di essere prima uomo e poi allenatore, che è in possesso di una schiettezza ed un’onestà intellettuale non comune in un mondo, quello del calcio, fatto di ipocrisie e di dichiarazioni di facciata. Ecco, di seguito, le parole dell’allenatore biancoverde:
“Non esistono partite facili in serie D. Ogni gara presenta le sue difficoltà. Domani arriva una compagine, il Cassino, che sta tentanto da tre anni di salire in categoria superiore. E quest’anno si sono ulteriormente rinforzati. Se contro il Città di Anagni non abbiamo affrontato la gara nel modo migliore, contro i prossimi avversari, non ci potremo permettere questo lusso perchè loro hanno una consistenza notevole. A noi continuano a dire che siamo forti, ma questo è un discorso che non ha senso, perchè se siamo forti lo dobbiamo dimostrare sul campo. E domani è un’occasione per dimostrarlo. Con la mia squadra mi confronto tutti i giorni, cercando sempre di essere me stesso. Voglio precisare che io non attacco i giovani, soprattutto sul piano tecnico; non sentirete mai dire che un mio calciatore ha fatto un errore. Glielo faccio notare negli spogliatoi. Debbo dire che ad Avellino ho trovato una grande atmosfera e credo che qua si possa lavorare nel modo migliore, tutti insieme. Vedete, l’Avellino non è mia, o di Musa o di De Cesare, l’Avellino è di tutti quanti, anche dei giornalisti e dei tifosi. E se qualcuno dovesse notare qualcosa che non va nei miei ragazzi, anche al di fuori del campo, ha il dovere di farsi parte attiva e di farlo presente, per far crescere ancor di più il ragazzo che sbaglia. De Vena? Penso che sia opportuno non farlo giocare per non rischiare di perderlo per alcune partite. Comunque sarà tra i convocati. L’assetto tattico? Abbiamo due o tre possibilità che possiamo anche adottare durante il match. Forse cambierò qualcosa, ma i ragazzi sanno cosa debbono fare, al di là del loro posizionamento in campo. Ventre? Deve darsi una regolata, perchè lui sa che rischia di non giocare. Io c’ho parlato tanto, e gli ho detto che se non mi convince, soprattutto con il lavoro settimanale, non mi serve e a dicembre può anche andarsene, Se, invece, mette le sue qualità in campo, sono convinto che con le capacità che possiede, potrà diventare un idolo qua ad Avellino. Acampora? Se c’è un giocatore di cui io non mi priverei mai è Acampora, ragazzo educato, che sa del suo ruolo e della sua utilità. Ma debbo far giocare gli under e quindi debbo valutare nel complesso. A proposito di under, avevo desiderio di conoscere da vicino i ragazzi che sono nella Juniores, e debbo dire, soprattutto dopo l’amichevole di giovedì, di avere notato che nella formazione di Rocco ci sono tre o quattro ragazzi davvero interessanti, che penso di aggregare quanto prima nella mia squadra, per farli allenare insieme con i titolari, e farli abituare alla prima squadra”.