Casertana – Avellino 0 – 2
Casertana: Avella, Hadziosmanovic, Carillo, Konate (dal 44′ Buschiazzo), Rillo, Izzillo (dall’11’ Matese), Santoro, Icardi (dal 69′ Varesanovic), Rosso, Matos (dal 46′ Cuppone), Turchetta (dal 69′ Pacilli). A disposizione: Dekic, Zivkovic, De Sarlo, De Lucia, Polito, Longo. All.: Guidi.
Avellino: Forte, L. Silvestri, Miceli, Illanes, Ciancio, Carriero (dal 62′ Adamo), Aloi (dall’89’ M. Silvestri), D’Angelo (dal 62′ De Francesco), Tito, Santaniello (dal 69′ Fella), Bernardotto (dal 62′ Maniero). A disposizione: Pane, Rizzo, Dossena, Rocchi, Baraye. All.: Braglia.
Arbitro: Marcenaro di Genova. Assistenti: Torresan-Zampese. Quarto uomo: Cavaliere.
Marcatori: al 26′ L. Silvestri, al 34′ Bernardotto.
Ammoniti: D’Angelo, Braglia, Konate (C), Icardi (C), Aloi, L. Silvestri, Varesanovic (C). Angoli: 4 -7. Rec.: 3′ pt; 4′ st.
I Lupi consolidano il secondo posto, peccato che si possa lottare solo per quello e non per altro, visto che la Ternana non vuole saperne di frenare la propria corsa ed ha deciso di voler festeggiare la promozione in serie B con largo anticipo.
L’Avellino sbanca anche Caserta e conquista la quarta vittoria consecutiva, l’ottava nelle ultime dieci partite, ottenendo ben 26 punti su trenta, segnando 17 gol e subendone solo 2. A proposito di reti subite, il portiere biancoverde Forte è imbattuto da 417 minuti. Numeri che dicono in maniera incontrovertibile che la squadra di Braglia, seconda in classifica con quattro punti di vantaggio sul Bari, ora si è messa in testa di “imitare” la Ternana.
La partita del Pinto ha restituito un Avellino tonico e deciso, per larghi tratti addirittura “ingiocabile” per la pur brillante squadra rossoblu. La squadra irpina ha sciorinato un calcio autoritario ed autorevole, imponendo in maniera secca ed insindacabile la legge del più forte.
Sulla stessa stregua della netta vittoria ottenuta a spese del Foggia, i ragazzi di Braglia hanno approcciato il derby con il piglio giusto, abbinando alla notevole tecnica di base l ‘animus pugnandi che non ha dato scampo alla generosa Casertana, vittima sacrificale di turno.
Certo, l’Avellino ha saputo sfruttare anche la differenza di esperienza a proprio favore, atteso che i Falchetti si sono presentati in campo con quattro under, che prima dell’intervallo sono diventati addirittura sei, a causa degli infortuni di Izzillo e Konate. Ma i Lupi hanno anche avuto l’intelligenza tattica di ripetere il feroce pressing alto, che li aveva premiati quattro giorni orsono contro i Dauni.
Il risultato è stato sbloccato poco prima della mezzora per merito di Luigi Silvestri, che ha sfruttato al massimo la fantastica parabola disegnata dal cross di Tito dalla sinistra su calcio franco, ed ha insaccato con un perentorio colpo di testa sul secondo angolo, senza lasciare scampo al giovane portiere Avella. Un gol bellissimo, frutto della particolare intesa che c’è, sin dai tempi della Vibonese (di cui sono entrambi ex) del mancino stabiese e dell’estroso difensore palermitano.
Qualche minuto dopo, Bernardotto ha raddoppiato per i Lupi, con un tap-in su corta respinta di Avella su un forte tiro di Carriero dalla parte destra del limite dell’area. Il due a zero ha messo definitivamente in ginocchio i Falchetti che, per l’intero primo tempo sono sembrati soggiogati dai Lupi, che hanno saputo comandare il match in lungo ed in largo. E se la prima frazione di gioco si è chiusa con due soli gol realizzati dall’Avellino, è stato semplicemente perchè i ragazzi di Braglia sono stati troppo “teneri” con gli avversari, perchè hanno sciupato almeno altre tre ripartenze per dilagare già a metà gara.
La ripresa dell’ostilità non ha cambiato “la gerarchia” del match perchè l’Avellino, pur limitandosi soltanto a gestire il doppio vantaggio, si è rivelato fuori portata per la Casertana. E c’è da dire che, pur con tutta la buona volontà, i Falchetti non sono mai riusciti ad impensierire il portierone biancoverde, che ha trascorso una serata quasi di riposo.