Ternana: Plizzari, Ferretti (dal 77′ Taurino), Valjent, Marino, Favalli (dal 71′ Zanon), Varone (dal 46′ Tiscione), Paolucci, Angiulli, Tremolada, Finotto, Albadoro. A disposizione: Bleve, Sala, Vitiello, Signorini, Candellone, Bombagi, Bordin, Capitani. All.: Pochesci.
Arbitro: Piscopo di Imperia. Assistenti: Capaldo di Napoli e Colella di Crotone. Quarto uomo: Baroni di Firenze.
Marcatori: al 25′ Asencio, al 54′ Bidaoui, al 93′ Tremolada.
Ammoniti: Paolucci (T), Di Tacchio. Angoli: 4-5 . Rec.: 0′ pt e 3′ st.
L’ultima giornata del girone di andata, prima della lunga sosta, presentava per i Lupi una gara da portare a casa ad ogni costo. Non vincere contro la Ternana avrebbe avuto un effetto negativo dirompente, sia per l’allenatore ma anche per i calciatori, la società e l’intero ambiente biancoverde. I Lupi, almeno quelli scesi in campo questa sera, lo sapevano benissimo, e hanno saputo interpretare bene la partita , che potremmo definire del “non ritorno”.
Alla fine, vittoria doveva essere, e vittoria è stata. La boccata d’ossigeno che restituisce questa sfida finita bene per i Lupi, è stata, bisogna dirlo, anche ottenuta con merito da parte dei protagonisti in maglia biancoverde. Lo stesso Novellino, che si giocava il futuro nella sua Irpinia, ha messo al meglio in campo la propria squadra, chiedendo uno sforzo particolare a quei calciatori che non erano al meglio della condizione fisica, e ci riferiamo ad Asencio, Di Tacchio, D’Angelo, Ngawa e Rizzato. Ciascun biancoverde ha dato il proprio contributo per rimpinguare una classifica comunque deficitaria. Sul piano tattico l’Avellino ha giocato un pò sull’atteggiamento degli avversari. In pratica, Novellino ha guardato alle ripartenze come uno strumento efficace per poter far male ad una squadra avversaria che ama attaccare, ma che non sa coprirsi adeguatamente. L’Avellino ha giocato proprio sulle debolezze tecnico-tattiche degli Umbri, e quest’atteggiamento ha pagato, eccome. La gara, sul piano della proposizione è stata fatta dalla Ternana, che, non potendo contare su gente come Carretta e Montalto, ha fatto possesso palla fine a sè stesso, senza essere incisivo negli ultimi 20 metri. L’Avellino, viceversa, ogni volta che prendeva palla, ripartiva sulle fasce, sia a destra con Molina, che a sinistra, con Bidaoui, mostrando e dimostrando di poter far male in qualsiasi momento. I due gol che ha realizzato la compagine di Novellino sono la palmare dimostrazione dell’efficacia dello svilupparsi e del concludersi delle ripartenze dei Lupi. Il primo gol, giunto al 25′ del primo tempo, è nato da una palla lavorata al meglio da Bidaoui sulla trequarti sinistra, con uno scarico finale in orizzontale per Asencio che dal centro dell’area ha incrociato di sinistro sul primo palo, senza dare il tempo al difensore e al portiere di opporre efficace resistenza. Il secondo gol è arrivato al 9′ della ripresa è arrivato per merito di un Molina davvero in palla, che prendeva palla a centrocampo, s’involava sulla fascia destra e poi rientrando scaricava lungo il versante opposto per Bidaoui che dai 15 metri metteva dentro un bel rasoterra alla sinistra del giovane Plizzari che nulla poteva fare per evitare di subire la seconda rete. La rete proprio in chiusura, al 93′ del rossoverde Tremolada serviva solo per far arrabbiare mister Novellino per l’ennesimo gol subito.Con questa vittoria, i Lupi chiudono la prima metà del campionato a quota 25 punti, giusto a metà del cammino, vale a dire la conquista dei presumibili 50 punti, che costituisce il traguardo immaginario di chi vuole salvarsi. Ora la palla passa alla società che in queste tre settimane di sosta del campionato, dovrà darsi da fare per attingere a piene mani dal mercato invernale, sperando di poter portare ad Avellino quegli elementi che possano essere determinanti per un girone di ritorno foriero di vittorie e soddisfazioni per gli impagabili tifosi biancoverdi.