Avellino – Reggina 1 – 2
Avellino: Tonti, Illanes, Zullo, Laezza, Celjak, De Marco (dal 70′ Rossetti), Di Paolantonio, Micovschi, Parisi (dal 46′ Karic), Charpentier, Albadoro (dal 70′ Alfageme). A disposizione: Pizzella, Abibi, Palmisano, Njie, Carbonelli, Evangelista, Silvestri, Petrucci. All.: Capuano.
Reggina: Guarna, Loiacono, Blondett, Rossi, Garufo, Bianchi (dall’81′ Gasparetto), De Rose (dal 58′ Salandria), Rolando; Bellomo (dal 46′ De Francesco), Corazza (dal 46′ Doumbia), Reginaldo (dal 54′ Denis). A disposizione: Lofaro, Farroni, Marchi, Paolucci, Bresciani, Rubin. All.: Toscano.
Arbitro: Gariglio di Pinerolo. Assistenti: Gualtieri di Asti e Massimino di Cuneo.
Marcatori: al 64′ e al 69′ Denis /R), al 72′ Charpentier.
Ammoniti: Celjak, Parisi, Blondett (R), Zullo, Capuano, Toscano (R) per proteste. Angoli 5-2. Rec.: 0′ pt; 3′ st.
I Lupi hanno retto alla grande il confronto con la prima della classe, ma alla fine hanno perso la gara perchè la terna arbitrale ci ha messo decisamente del suo per determinare la sconfitta dell’Avellino. La compagine di Capuano ha offerto una prestazione davvero positiva, non sfigurando minimamente al cospetto di un’avversaria che poteva vantare tasso tecnico ed esperienza complessivamente superiori. Una sconfitta davvero immeritata quella subita da Di Paolantonio e compagni, che hanno preso due reti in cinque minuti, a cavallo dell’ultimo quarto di gara, per opera del centravanti argentino Denis.
Il primo tempo è trascorso sostanzialmente senza particolari emozioni, ed è apparso decisamente equilibrato, in ragione del fatto che le due contendenti erano ben messe in campo, e potevano contare su una fase di non possesso abbastanza produttiva, che rendeva del tutto vani i reciproci tentativi di portare insidie alla porta avversaria. Insomma, un primo tempo ancorchè brillante sul piano del gioco, abbastanza avaro di emozioni forti.
Ripresa, invece, decisamente più vivace, che, tuttavia, ha restituito le migliori emozioni nella sua parte finale. Come si diceva sopra, in cinque minuti, tra il 64′ ed il 69′, si è materializzato il doppio vantaggio degli Amaranto. Il primo gol è stato determinato da una mezza papera del portiere Tonti, che non ha saputo intercettare un colpo di testa di Denis, scoccato dal dischetto del rigore e indirizzato nell’angolo basso alla destra del pipelet irpino. Il raddoppio lo ha deciso una svista clamorosa dell’arbitro e del Primo Assistente, che non hanno rilevato un clamoroso fallo di De Francesco ai danni di Laezza nella zona destra del fronte d’attacco ospite, con il calciatore reggino che ha potuto appoggiare un comodo passaggio per Denis che, solo davanti al portiere irpino, prima ha svirgolato la sfera e poi l’ha ripresa e l’ha messa dentro.
Il doppio vantaggio, decisamente immeritato, della capolista a poco più di 20 minuti dal novantesimo avrebbe steso anche un toro, ma i ragazzi in maglia biancoverde, rigenerati e completamente trasformati dalla cura Capuano, non si sono dati per vinti, riprendendo ad attaccare a testa bassa, con maggiore foga e determinazione. Così, al 72′, su un cross perfetto dalla sinistra di Micovschi, Charpentier (alla sua quarta rete consecutiva nelle ultime quattro gare), si è arrampicato in cielo e, svettando su due difensori, ha messo di testa la sfera alle spalle di Guarna.
I Lupi, sulla spinta dell’impagabile tifoseria biancoverde, hanno preso a cingere d’assedio la trequarti reggina. E la squadra di Toscano sarebbe stata raggiunta sul 2-2, se un gran sinistro a giro dai 20 metri di Rossetti non fosse stato prodigiosamente deviato con la punta delle dita di Guarna sul palo e quindi in calcio d’angolo. I minuti finali sono stati tutti a favore dei Lupi, che, però, pur spingendo con tantissima generosità, non sono riusciti a portare a compimento una rimonta che sarebbe stata più che meritata.