Avellino-Lupa Roma 6-1
Marcatori: 7′ pt e 33′ st Sforzini, 10′ pt Tribuzzi, 17′ pt Alonzi, 34′ pt, 36′ pt e 6′ st De Vena.
Avellino (4-4-2): Pizzella; Patrignani, Morero (42′ st Capitanio), Dondoni, Mithra; Tribuzzi, Gerbaudo, Matute (23′ st Di Paolantonio), Carbonelli (11′ st Da Dalt); Sforzini (35′ st Ciotola), De Vena (8′ st Mentana).
A disp.: Lagomarsini, Nocerino, Buono, Saporito.
All.: Bucaro.
Lupa Roma (4-2-3-1): Gori; Perocchi, Romeo (12′ st Di Giovanni), Negro (34′ st Di Franco), Fe (34′ st Barba); Loggello, Cacciotti; Alonzi, Pompili, Scibilia (12′ st Ansini); Tocci (20′ st Rossetti).
A disp.: Maltempi, Rebecchini, Cuscianna, Tommaselli.
All.: Amelia.
Arbitro: Zamagni di Cesena.
Assistenti: Maldini e Abagnale di Parma.
Ammoniti: 40′ pt Pompili, gioco scorretto;
Angoli 7-2;
Recuperi 1′ pt e 3′ st.
Netta affermazione della Calcio Avellino SSD al ritorno al Partenio: i lupi si impongono con il risultato di 6-1 contro la Lupa Roma nella gara valevole per la 17esima giornata di LND, girone G.
La partita è iniziata come meglio non avrebbe potuto sperare mister Bucaro, che al suo esordio sulla panchina biancoverde, dopo appena dieci minuti aveva già esultato due volte per i gol, al 7′ di Sforzini (di tacco dopo un’azione davvero brillante da parte dei suoi compagni) e al 10′ con Tribuzzi (percussione irresistibile sulla destra, con ingresso in area e bordata sotto l’incrocio dei pali, con il povero portiere ospite annichilito). Con il doppio vantaggio i ragazzi in maglia verde hanno ripreso un pò di fiato, lasciando campo agli avversarsi che, al 17′, sono riusciti ad accorciare le distanze, complice una retroguardia avellinese del tutto imbambolata sull’ennesima palla inattiva, con un pizzico di responsabilità in più da parte del 17enne portiere esordiente Pizzella, che non è riuscito a trattenere la sfera dopo un tiro da appena un metro di un avversario. Dopo il gol segnato, gli ospiti hanno mostrato maggiore reattività, approfittando di un attimo di disorientamento dei biancoverdi. Ma i Lupi volevano chiudere la pratica Lupa Roma già nei primi quarantaxinque minuti di gioco, ed infatti, nel giro di soli 120 secondi, al 34′ e al 36′, il bomber De Vena ha sfruttato due ottimi cross dalla sinistra di un ritrovato Mithra ed ha insaccato inesorabilmente (sul primo gol, di testa, del bomber ex Casertana appare evidente l’uscita a vuoto del portiere romano che facilita la realizzazione dell’attaccante biancoverde; mentre sul secondo gol c’è stato anche lo zampino di un ispirato Tribuzzi, che, dopo aver raccolto l’ottimo cross dell’ex Lanusei, ha scaricato al centro per De Vena, che ha gonfiato la rete). Il 4-1 ha chiuso non solo il primo tempo ma ha anche messo una pietra tombale sul match.
L’inizio della ripresa è di pura accademia per i Lupi che, però, non si limitano soltanto a gestire, ma, con la forza dei nervi distesi, provano anche giocate interessanti. Da applausi a scena aperta il quinto gol, terzo personale di De Vena, che raccoglie un cross dalla trequarti di Matute e mette dentro un mancino al volo che toglie le ragnatele sotto la traversa della porta dei Romani. Un gol così si vede solo in serie B, e quest’aspetto la dice lunga sulle potenzialità tecniche del piede mancino di De Vena. La partita va avanti solo per onorare il prezzo del biglietto, ma di agonistico e di interessante rimane ben poco. In ogni caso, a svegliare dal torpore gli spettatori ci pensa Nando Sforzini, che, al 78′, approfitta della giornata no del portiere romano per siglare la sua personale doppietta, con un tiro forte ma centrale che il portiere avversario si fa passare sotto la pancia.
Con questi tre punti l’Avellino accorcia le distanze (è ora a cinque lunghezze) dal Trastevere, che è stato sconfitto in Sardegna dal Lanusei, che ha (momentaneamente) raggiunto in vetta i Romani, a quota 35. La compagine laziale, tuttavia, al pari dei Lupi, deve recuperare una gara.