Avellino – Bari 1 – 1 : In una grande cornice di pubblico, due errori arbitrali decidono il big match

Avellino – Bari 1 – 1

Avellino: Forte, Ciancio, Dossena (dall’88’ Scognamiglio), Silvestri, Tito (dall’85’ Mignanelli), Carriero (dal 69′ Aloi), Matera (dal 69′ De Francesco), D’Angelo (dal 69′ Micovschi), Kanoute, Maniero, Di Gaudio. A disposizione: Pane, Rizzo, Sbraga, Mastalli, Gagliano, Plescia, Bove. All. Braglia

Bari: Frattali, Pucino (dall’87’ Belli), Celiento, Terranova, Mazzotta, Mallamo, Maita, D’Errico, Botta (dall’87’ Cheddira), Antenucci, Paponi (dal 63′ Bianco). A disposizione: Polverino, Plitko, Gigliotti, Simeri, Citro, Lollo, Di Gennaro, Belli, Ricci. All. Mignani

Arbitro: Bitonti di Bologna. Assistenti: Votta – Ciancaglini. Q.u.: Catanoso.

Marcatori: al 33′ Antenucci (B, rig.), all’83’ Kanoute.

Ammoniti: D’Errico (B), Di Gaudio, Forte, Tito, Dossena, Pucino (B), Silvestri. Rec.: 2′ pt; 4′ st.

Note: Campo di gioco in erba sintetica. Serata gelida e umida. Al 38’ del primo tempo, mister Piero Braglia si becca un giallo per proteste. Recupero: 2’ pt.

 

Al “Partenio-Lombardi” per il big match della 17esima giornata del girone C di Lega Pro. Avellino e Bari fanno il loro ingresso in campo con i lupi in casacca e pantaloncini verdi con inserti bianchi, rispondono gli ospiti in completo biancorosso. Gli Ultras in Curva Sud, alle spalle di uno striscione che recita “M’illumino d’immenso”. Si gioca sotto gli occhi di cinquemila spettatori, di cui 375 supporter biancorossi.

Un occasione persa per i biancoverdi che regalano agli ospiti l’azione del penalty discusso e poi rincorrono per tutta la gara. Sul finale di tempo la zampata di Kanoute che evita il tracollo. Peccato per le azioni sfumate ad inizio gara di D’Angelo e Maniero. Partita decisa da due errori arbitrali, però bisogna dire  che se questa sera ci doveva  un vincitore, quello doveva essere l’Avellino.

Primo Tempo :

Al 5’ D’Angelo va col destro a giro rasoterra su sponda di Maniero, ma non riesce a dare forza e angolazione favorendo la parata in tuffo di Frattali; all’8’ cross di Tito, flipper tra Terranova e Celiento, la palla arriva sui piedi di Maniero che, a due passi dalla porta, spara incredibilmente alto. Sale il tono agonistico, un calcetto di D’Errico ai danni di Kanoute, a terra, scatena un parapiglia tra le panchine che si traduce nei gialli per D’Errico stesso e Di Gaudio. Segue una fase di stanca con un predominio territoriale dei biancoverdi, ma al 31’ arriva la doccia gelata. Filtrante di Antenucci per Mallamo, centrocampo e difesa si muovono male, permettendo all’ex Juve Stabia di tagliare alle spalle di Silvestri e involarsi verso Forte. Il portiere prova a stoppare in uscita bassa l’avversario, lanciato a tutta velocità, che vola via. Bitonti della sezione di Bologna indica il dischetto scatenando le proteste dei locali. Contatto molto dubbio, che lascia la sensazione di una simulazione. Dagli undici metri si presenta Antenucci, Forte resta immobile attendendo la botta centrale e all’attaccante dei pugliesi basta aprire il piatto per portare avanti i suoi. Al 38’ Di Gaudio va giù in seguito a un duello con Celiento, Bitonti fa cenno di proseguire. Dubbi pure in questa circostanza. Il nervosismo avvolge la partita e fioccano le ammonizioni. Una la rimedia Braglia, che era in diffida e salterà la trasferta a Vibo Valencia.

Secondo Tempo :

Si riparte senza cambi. Ciancio impatta di testa su lob di Tito, ma alza troppo la mira, al 51’. Poi D’Angelo colpisce male e la retroguardia ospite si salva con affanno a margine di un batti e ribatti. Aloi, De Francesco e Micovschi per Carriero, Matera e D’Angelo è il triplice cambio con cui il tecnico dei lupi prova a scuotere i suoi mentre il Bari dimostra maturità amministrando con ordine e senza affanni la preziosa rete di vantaggio. Al 73’ Micovschi pennella per Kanoute, palla contesa con Terranova, ne nasce una parabola che Frattali smanaccia in angolo. Il senegalese si riscatta all’82’. Ennesimo spiovente di Tito, Dossena, strattonato, riesce a prolungare di testa sul secondo palo dove Kanoute (forse in fuorigioco) infila di giustezza, di punta, sul primo palo.

 

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