Questa mattina il ds della Sidigas Avellino, Nicola Alberani. ha spiegato il momento ” NO “della Scandone e le difficoltà che sta trovando la squadra. Poi ha risposto alle tante critiche piovute sulla squadra dopo le ultime prestazioni :
“Facciamo il punto in questo momento particolare che stiamo vivendo. E’ innegabile che siamo in difficoltà. Difficoltà dovuto ad una nuvoletta di Fantozzi che ci portiamo dietro. Alla sfortuna ci accompagnano anche gli infortuni che sono sempre inaspettati. La verità innegabile è che questa squadra vince quando è leggera. Questa squadra ha vinto tutte le partite di prestigio che poteva non vincere e ha perso quelle che doveva assolutamente vincere. E’ un dato innegabile che quando abbiamo avuto pressione abbiamo fallito in Coppa Italia, contro Brescia, a Bonn. Ci metto anche Brindisi. Quando questa squadra riesce ad essere entusiasta e leggera vince con Milano, contro Venezia, batte due volte il Besiktas. Una considerazione che faccio ad alta voce è che le coppe vengono vinte da quelle squadre che hanno meno pressione rispetto alle altre. Questa squadra è vero che ha perso, ma se l’è sempre giocata. Sono poche le partite in cui abbiamo meritato di perdere. Io ricordo solo Brescia e Cremona, per il resto tutte sconfitte punto a punto. Ecco perché, a questo punto, ci tengo a fare un richiamo all’unità». Le pressioni non sono interne, non vengono dalla proprietà e nemmeno da me. Si respira un’aria tesa dal punto di vista sociale. E c’è una pressione negativa che non fa bene e penso che sia giusto dirlo. So bene che i social network possono fare male e sarebbe meglio non leggerli, ma sinceramente i “vaffanculo” quando si prende un caffè non fanno piacere. Criticare il giocatore o il tecnico non aiuta. Se ci si accanisce contro alcune figure, pensate che facciano meglio il loro lavoro? Questa squadra non ha bisogno di ansia e di pressioni negative. Se noi ci divertiamo possiamo rendere. Se dobbiamo vincere e il non vincere crea ansia e frustrazione non va bene. Non è bello essere presi a parolacce quando si fa colazione in un bar. Non è civile e non è giusto nei confronti di una squadra che lavora e di un allenatore che da tre anni a questa parte sta facendo un lavoro da numero uno. Per me è importante tirare una riga. Anche noi vogliamo vincere, ma non è detto che lo si debba fare a tutti i costi. Detto questo anche noi vorremmo vincere qualcosa ma non bisogna avere ansia. La squadra va amata, i tifosi la devono amare perché è la loro. Noi andremo via ma chi resta sono loro. Sacripanti ha fatto un gran lavoro e spero che resti con noi ancora a lungo. Non mi sento di imputare nulla al coach. Criticare Fitipaldo e Wells non fa bene a loro e alla squadra. Abbiamo cercato di trovare degli spunti. Bruno lì gioca con maggiore leggerezza. E’ un ragazzo coscienzioso e sensibile. Sa benissimo se gioca bene e se fa male. E’ un professionista serio. La proprietà non è fisicamente, ma è presente telefonicamente. Non svelo un segreto se dico che la proprietà non è mai stata presente al massimo. Le apparizioni dell’ingegnere De Cesare sono sempre state sporadiche ma la disponibilità è sempre stata massima. E’ importante capire come sta Lawal, altrimenti dobbiamo tamponare per forza. Dal punto di vista medico può giocare. Domenica speriamo possa andare in panchina. Al momento ci sono solo dei tamponi. Se lo troviamo, bene. Ma un figurante non ci serve. E poi, tesseramenti e visti vanno gestiti .Fesenko lo volevamo tenere solo a particolari condizioni legate al suo peso. Mentre valutava abbiamo vagliato una serie di profili che ci hanno detto di no. Alla fine Fesenko ha deciso di firmare. Dopo la firma si è fatto male e si è fatto operare in Ucraina ed ha avuto dei problemi . Aabbiamo pensato alle porte chiuse ma pensiamo che sia controproducente. Avremmo più da perdere. Sarebbe una ripicca stupida che andrebbe contro la maggioranza dei nostri tifosi”.