Albalonga – Avellino 0 – 1
Albalonga: Jorio, Succi, Panini, Paolacci, Pace, Di Cairano (dal 71′ Follo), Barone, Magliocchetti, Pellecchia, Pippi, Corsetti. A disposizione: Del Moro, Pucino, Sordi, Lommi, Capogna, Casanova, Proietti, Fatati. All.: D’Adderio.
Avellino: Viscovo, Dionisi, Morero, Dondoni (dal 46′ Capitanio), Parisi, Matute (dal 63′ Gerbaudo), Di Paolantonio, Buono, Tribuzzi (dal 94′ Omohonria), De Vena (dal 73′ Sforzini), Da Dalt (dal 63′ Ciotola). A disposizione: Lagomarsini, Mentana, Falco, Saporito. All.: Bucaro.
Arbitro: Catanoso di Reggio Calabria. Assistenti: Spina di Palermo e Danese di Trapani.
Marcatore: al 66′ Tribuzzi.
Ammoniti: Morero, Buono, Panini (Al), Dionisi, Gerbaudo, Pace (Al), Magliocchetti (Al), Tribuzzi. Angoli:4 – 2. Rec.: 2′ pt ; 5′ st.
L’Avellino espugna il “Pio XII” e, forte dei pareggi di Lanusei e Trastevere, recupera due punti sul primo posto che ora è lontano cinque punti. La risolve un gol di Tribuzzi arrivato dopo i cambi propizi effettuati da mister Bucaro. Dopo il vantaggio l’Avellino ha saputo difendere un gol prezioso. Ottimo l’esordio del portiere Under Viscovo. I ragazzi di Bucaro hanno colto un successo che può significare la svolta vera del loro campionato.
Scesi in campo con il piglio giusto, Morero e compagni hanno, in primis, gestito al meglio la fase di non possesso, ma non hanno mai tralasciato una proposizione di gioco che si è connotata per la razionalità e concretezza della manovra. Non era facile affrontare, nella sua tana, un’Albalonga che nelle ultime dieci partite disputate risultava essere la migliore formazione dell’intero girone G.
I Lupi, consapevoli che le loro velleità di promozione erano essenzialmente affidate ad un risultato positivo in terra laziale, hanno lasciato davvero molto poco ai forti avversari. E quel poco che i padroni di casa sono riusciti a costruire è stato neutralizzato con un paio di interventi di altissima classe da parte di Viscovo. Da questo pomeriggio, ci sembra di poter dire, Bucaro ha finalmente trovato il guardiano della porta avellinese.
Il match è stato giocato dalla contendenti con evidente reciproco rispetto e consapevolezza del valore tecnico avversario. L’Avellino, dal canto suo, ha sempre cercato di fare la partita, con la convinzione che limitarsi ad attendere le mosse dei rivali poteva non bastare per raccogliere il massimo da questa trasferta. Lo ha fatto con saggezza e la cautela dovuta, ma non ha mai rinunciato ad attaccare la trequarti avversaria, cercando in ogni modo di aggredire una retroguardia tra le migliori in assoluto del girone.
Con l’innesto dal primo minuto del portiere under, Bucaro si è giocato il “bonus” dell’over in più nel pacchetto arretrato, anzichè optare per un centrocampo più robusto ed al contempo di qualità. E cosi, i tre over là dietro, Morero, Dondoni e Dionisi sulla fascia destra, hanno costituito una rete di protezione davvero ragguardevole per l’esordiente Viscovo, limitando al minimo i pericoli per il ragazzo ex Crotone. L’atteggiamento tattico del mister palermitano ha avuto il conforto del campo.
Il primo tempo è scivolato via tranquillo per i Lupi, che, tuttavia, non sono apparsi particolarmente pungenti negli ultimi trenta metri, anche perchè De Vena e soprattutto da Dalt, non hanno risposto al massimo delle loro possibilità. Bucaro ha avuto l’intelligenza di capire che sulla trequarti d’attacco c’era bisogno di qualcosa in più, e cosi ha scelto l’esperienza e la duttilità tecnica di Gerbaudo in mezzo, ed il valore aggiunto di Ciotola sul fronte offensivo mancino. Ed i due cambi, subito dopo l’ora di gioco, hanno pagato. Guarda caso tre minuti dopo l’ingresso dei due nuovi, l’Avellino è passato in vantaggio, con Tribuzzi, bravo a mettere dentro sotto misura, risolvendo una mischia davanti al portiere laziale.
Il gol dei Lupi, ha scosso l’Albalonga che ha cercato nell’ultimo quarto di gara di intensificare la propria proposizione, ma la squadra biancoverde ha serrato le fila, lasciando solo briciole di spazio alla profondità avversaria, che è venuta a trovarsi davanti a se un vero e proprio muro invalicabile.
Così, dopo cinque lunghissimi minuti di recupero, al triplice fischio dell’arbitro, i Lupi hanno potuto salutare con immensa gioia la conquista di tre punti fondamentali nella loro rincorsa alla vetta. Ed i trecento ed oltre tifosi biancoverdi che hanno seguito i Lupi in questa trasferta laziale hanno potuto finalmente levare al cielo i propri cori festosi