Juniores : Avellino-Sorrento ,ai Lupacchiotti di mister Rocco, basta solo il primo tempo per stendere il Sorrento

Avellino- Sorrento 2-0

Avellino: Pizzella, Viscovo, Pecorella, Landolfi, Caputo, Mithra, Tompte (dall’83’ Mirabile), Corcione, Pisano, Cuomo, Maiello (dal 69′ Barzaghi). A disposizione: Pone, Capozzi, Vecchione, Santamaria, Ferrari, Areniello, Trani. All. Rocco.

Sorrento: Stinga, Gargiulo, Ruocco (dal 46′ Coglitore), Ferro, Spedaliere, Reich, Bennasib (dal 79′ Russo), Cinque (dal 53′ Sannino), De Maio, Esposito, Vitale. A disposizione: Orazzo, Piedipalumbo, Vitiello, Malafronte, Verdi, Caracciolo. All. Scotto.

Arbitro: Roberto Coscarelli di Salerno. Assistenti: A. Di Domenico di Salerno e A. Di Minico di Ariano Irpino.

Marcatori: all’11’  e al 31′ Tompte.

Espulso: al 90′ Coglitore (S). Ammoniti: Caputo, Corcione, Viscovo e Vitale (S).

L’Avellino stende  la capolista Sorrento e si riporta così nuovamente in vetta al girone L del campionato Juniores. Ennesima prestazione di grande qualità e carattere per i lupacchiotti di Dario Rocco, che hanno regolato per 2-0 la squadra che vanta tuttora il miglior attacco e la miglior difesa dell’intero raggruppamento. La vittoria conquistata oggi – l’ottava consecutiva – consente alla formazione biancoverde di riportarsi in testa alla classifica a +1 dallo stesso Sorrento. Il recupero della gara con il Rotonda, previsto per il prossimo 23 gennaio, potrebbe permettere ai lupacchiotti di allungare ulteriormente e di consolidare il primato. Senza voler andare troppo oltre, però, per il momento basta applaudire questa squadra che sta portando in alto il nome dell’Avellino e sta facendo divertire tutti, mettendo in mostra un gioco corale da applausi e tante giovani individualità emergenti.

Ai giovani biancoverdi è bastata solo mezzora per sottomettere i rossoneri costieri, che hanno potuto fare poco contro la decisione e la voglia di vincere dei padroni di casa.

Disposto con un canonico 4-3-3, il team di Dario Rocco, a cui quest’oggi hanno dato man forte i fuori quota Mithra e Tompte, ha imposto sin da subito la propria caratura tecnica complessivamente superiore. Il Sorrento di Scotto, pur mostrandosi organico con buone individualità (ed anche complessivamente più esperto, atteso che presentava tra i pali un portiere del ’93, un mediano del ’99, e ben quattro 2000) non ha saputo contrapporsi efficacemente alla proposizione del centrocampo biancoverde, nel quale hanno giostrato alla grande i vari Landolfi, Cuomo e Corcione.

Proprio il mancino di Forino è stato l’artefice “morale” del primo gol dei Lupacchiotti, arrivato all’11’: calcio d’angolo dalla destra del fronte d’attacco avellinese, battuto con grande maestria tecnica da Corcione, la palla arriva sulla testa di Tompte (con il portiere costiero che si fa colpevolmente superare dalla traiettoria a giro) che, appostato ad un metro dal secondo palo non può sbagliare.

Il Sorrento cerca di reagire, ma i Lupacchiotti gestiscono bene il giro palla, mandando spesso a vuoto gli avversari, e ripartendo improvvisamente con rapidi contropiede. In uno di questi, al 31′ l’Avellino raddoppia: grande sgroppata sulla sinistra del terzino Pecorella (davvero interessante questo esterno basso, classe 2000), palla al centro dell’area, dove irrompe Tompte, che supera un avversario e mette di sinistro in fondo al sacco, nonostante il tentativo di deviazione disperata del portiere sorrentino.

Il doppio vantaggio galvanizza oltremodo i Lupacchiotti e demoralizza  gli ospiti, che, pur avendo ancora due terzi di gara a disposizione, non riescono ad imbastire trame di una certa pericolosità nella trequarti avellinese. Il secondo tempo è contraddistinto da uno sterile predominio territoriale dei Costieri, a cui fa da contraltare un efficacissimo giro palla dei Lupacchiotti, che, per larghi tratti, si limitano a gestire in tranquillità il doppio vantaggio. In pratica, per tutto l’arco della seconda frazione di gioco, non succede nulla di serio dalle parti di Pizzella, mentre nell’area sorrentina Pisano e soci qualche preoccupazione riescono ancora a crearla ai rossoneri.

Al triplice fischio dell’arbitro, urla di liberazione per i ragazzi terribili di Rocco, i cui “sogni di gloria” quest’oggi hanno trovato  anche il riscontro del campo, giudice insindacabile.

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