Asfaltata Reggio Emilia, la Sidigas sale al terzo posto in classifica 75-91

Grissin Bon Reggio Emilia-Sidigas Avellino 75-91:

Parziali: 12-34, 22-51, 45-73.

Reggio Emilia: Mussini 9, Ledo 11, Dellosto ne, Candi 4, Aguilar 13, Gaspardo 10, Vigori 6, Elonu 5, Ortner 2, Llompart 5, De Vico 10. Allenatore: Cagnardi.

Sidigas Avellino: Guariglia ne, Green 29, Nichols 19, Costello ne, Filloy 2, Campani 9, Sabatino 2, D’Ercole, Sykes 4, Cole 16, Spizzichini 2, N’Diaye 8. Allenatore: Vucinic.

Arbitri: Lanzarini-Pepponi-Weidmann.

La Scandone parte fortissimo, con un break di 8-0 firmato Green (6 punti)-Nichols. Reggio Emilia non reagisce, la tripla di Nichols, che vale lo 0-11, fa volare i lupi. I padroni di casa rispondono, dopo 3 minuti e mezzo di gioco, con la bomba di Ledo ma la Sidigas resta a +10 (3-13) grazie alla schiacciata di N’Diaye. La fuga di Avellino è supportata anche da Norris Cole, con Green e Nichols che continuano a colpire dalla lunga distanza: 7-21, Cagnardi chiama time out a metà periodo. La sospensione fa bene solo ai lupi: ottima la difesa su Ledo, pregevoli i canestri di Campani e del solito Green per il +19. L’ex Sassari (6/6 al tiro) risponde subito alla segnatura di Ledo e fa man bassa dai liberi: 9-30. Reggio Emilia attacca in maniera disastrosa, a scuoterla ci prova Aguilar che colpisce da tre: Cole, però, risponde per le rime dalla lunga distanza. Si va al primo riposo sul 12-34.La Reggiana alza il pressing, ma si scontra contro il muro N’Diaye; Avellino, però, non trova la via del canestro. Il match vive un momento segnato da intensità ed errori bipartisan nel quale emerge Federico Mussini: 6-0 il break concretizzato da Reggio Emilia, Vucinic chiama time out. La Scandone rompe il digiuno di canestri con Green e Sykes, riuscendo a muovere il punteggio, Reggio non perde il filo con Elonu. Vucinic rilancia Nichols che piazza la bomba del +21, poi Campani serve Green per il 20-43. L’ex Sassari, dai liberi, segna il massimo vantaggio dei lupi (+25, 20-45) e la Grissin Bon si trova al tappeto: Nichols, in transizione, schiaccia per il +27 ad 1’ dall’intervallo lungo. I biancorossi danno cenni di vita con Ortner, ma Avellino continua a divertirsi con N’Diaye (2 schiacciate di fila): 22-51. Si va così al riposo. Cole sale subito in cattedra con la tripla del +30 (24-54), De Vico ed Aguilar rispondono per le rime all’americano (intervallati dall’alley-oop di N’Diaye) e tengono viva Reggio Emilia. I padroni di casa, spinti dallo spagnolo, provano a risalire la china ritrovandosi a -23: Avellino continua a tenere i biancorossi a distanza con Filloy e Cole riuscendo ad amministrare il proprio, importante, vantaggio. Quando c’è bisogno di accelerare, i biancoverdi si affidano all’infallibile Nichols e a Cole: 37-67, nuovo +30 per i lupi. Sembra non esserci più gara dopo la stoppata di Campani e il canestro dall’area di Nichols: la Scandone vola sul +32 (nuovo massimo vantaggio) a 3’ dall’ultimo intervallo. L’ex Cska continua a bucare il cotone avversario con una naturalezza clamorosa e porta Avellino a sfondare quota 70 mentre il PalaBigi si ammutolisce definitivamente. Il periodo si chiude 45-73. Green continua a bombardare gli uomini di Cagnardi che cercano di difendere la bandiera con Gaspardo e Candi. I ritmi della gara diventano sempre più da scrimmage, con Gaspardo che riesce a prendersi la scena e a riportare la Grissin Bon a -23 (56-79). I padroni di casa cercano di rendere meno amaro il passivo, mentre la Sidigas sceglie l’impostazione “risparmio energetico” in vista dei prossimi impegni. Nel finale c’è spazio anche per il baby Sabatino che iscrive il suo nome tra quello dei marcatori di giornata: termina 75-91.

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