Avellino – Spezia 1 – 0
Avellino: Radu, Ngawa (dal 53′ Ardemagni), Migliorini, Kresic (dall’83′ Morero), Falasco, Gavazzi, Di Tacchio, Wilmots; Molina, Castaldo, Bidaoui (dal 64′ D’Angelo). A disposizione: Casadei, Lezzerini, Moretti, Vajushi, Morero, Asencio, Morosini. All.: Foscarini.
Spezia: Manfredini, Corbo (dal 69′ Capelli), Terzi, Giani, De Col, De Francesco, Juande, Pessina (dal 60′ Mora), Lopez, Marilungo, Gilardino (dal 67′ Granoche). A disposizione: Di Gennaro, Ceccaroni, Bolzoni, Forte, Augello, Awua, Maggiore, Masi, Mulattieri. All.: Gallo.
Arbitro: Marinelli di Tivoli. Assistenti: Vecchi di Lamezia Terme e Mastrodonato di Molfetta. Quarto uomo:Natilla di Molfetta.
Marcatore: al 76′ Castaldo
Ammoniti: Pessina (S), Ardemagni, Molina e D’Angelo. Angoli: 2-3. Rec.: p.t. 0′; s.t. 7′.
E’ finita come sognavano gli oltre 13mila tifosi biancoverdi, che sono arrivati al Partenio-Lombardi da ogni dove, dall’Irpinia e da tante altre zone d’Italia. L’Avellino è riuscito a portare a casa tre punti di platino, che proiettano la compagine irpina ad un passo dalla salvezza diretta, Il vero trascinatore dei Lupi è stato, manco a dirlo, il solito immarcescibile Gigi Castaldo (autore del gol della vittoria), che a 36 anni suonati sta vivendo la sua seconda giovinezza; 12 gol realizzati, a fronte di 33 presenze in questo campionato, molte delle quali soltanto parziali. Indubbiamente, in termini di media gol, la stagione migliore della carriera del bomber Giuglianese. Se salvezza sarà, come tutti i tifosi avellinesi auspicano, sarà indubbiamente targata Castaldo.
Eppure questo match contro uno Spezia che non aveva più niente da chiedere al campionato, non è stato facile per i Lupi, apparsi assai contratti, almeno per i primi venti minuti di gioco. I ragazzi di mister Foscarini hanno lasciato campo ed iniziativa allo Spezia, che, fortunatamente, non è riuscito ad impensierire più di tanto il portiere Radu. Sceso in campo con un assetto non proprio da battaglia, con una specie di 4-2-3-1 (con Castaldo unica punta, affiancato da Bidaoui e Molina sugli esterni, e Gavazzi alle spalle del Giuglianese), l’Avellino non era capace di mostrare unghie e denti agli avversari, che avevano vita facile nella fase di non possesso.
Nella ripresa, però, la musica cambiava: dopo pochi minuti l’infortunio di Ngawa fungeva un pò da “molla tattica” per Foscarini, che si decideva ad arretrare Gavazzi a terzino destro, facendo spazio ad Ardemagni, che andava a dare man forte a Castaldo sul fronte offensivo biancoverde. L’ingresso in campo del redivivo attaccante milanese rendeva molto più potente e penetrante l’offensiva avellinese, che cominciava a prendere d’assedio la trequarti spezzina. Così, dai e ridai, il gol dei Lupi si materializzava al 76′: Ardemagni si liberava in area per il tiro, che veniva murato da un difensore, la palla perveniva sul piede di Castaldo, che ribadiva in rete da circa sette metri. Era il gol della “liberazione”, che faceva letteralmente esplodere il Partenio-Lombardi.
Gli ultimi venti minuti, recupero compreso (specie dopo il raddoppio di Castaldo, non convalidato dall’arbitro, su segnalazione del primo assistente, perchè la palla messa al centro da Molina, aveva già varcato la linea di fondo, prima di essere calciata dall’ex atalantino) erano di una sofferenza indicibile per il popolo biancoverde, che vedeva le lancette dell’orologio quasi “cristallizzate”, immobili. Al triplice fischio dell’arbitro, l’impagabile tifoseria irpina esplodeva in tutta la sua gioia.
Ora la salvezza dei Lupi è davvero ad un passo. Occorrerà, però, fare l’ultimo sforzo andando a vincere a Terni, contro i Rossoverdi, ormai condannati alla retrocessione.