Money Gate: la Corte d’Appello Federale ha definitivamente prosciolto l’U.S.Avellino. Ma l’Avv. Chiacchio denuncia “Fino ad oggi ho lavorato per la gloria. Non ho percepito nulla.”

Si è definitivamente chiusa la vicenda denominata Money Gate, che aveva determinato il processo sportivo a carico dell’Avellino e del Catanzaro. Le due società, già prosciolte in primo grado, hanno superato brillantemente anche la seconda prova, quella innanzi alla Corte d’Appello Federale.

Questa sera, infatti, dopo il dibattimento tenutosi nel pomeriggio odierno a Roma, l’Organo Federale supremo di Giustizia Sportiva, ha definitivamente assolto, unitamente ai suoi loro dirigenti, le due società dall’accusa di combine per la gara del 5 maggio 2013.

Finisce cosi nel migliore dei modi una vicenda che per una stagione intera ha tenuto con il fiato sospeso le tifoserie di Catanzaro e Avellino. Ora, almeno per quanto riguarda la società biancoverde, barra dritta verso l’obiettivo stagionale: la salvezza.

Ma l’Avv. Chiacchio denuncia”Dopo 24 mesi di battaglie legali tra illeciti ed altro, oggi abbiamo scritto la parola fine. Spero siano finiti gli illeciti sprotivi con il presunto coinvolgimento dei tesserati dell’Avellino. Abbiamo rischiato tantissimo questa volta perché era coinvolta la Procura della Repubblica”. Così l’avvocato Eduardo Chiacchio ai microfoni di Prima Tivvù commenta l’assoluzione definitiva dell’Us Avellino nell’ambito dell’inchiesta sportiva Money Gate. Dinanzi al collegio della Corte d’Appello il legale della società biancoverde ha portato avanti la sua strategia difensiva, ribadendo quando esplicitato nell’udienza di primo grado e riuscendo a non far inserire ulteriori prove della Procura Federale. Ma il suo è uno sfogo amaro, e spiega anche il motivo delle parole d’affetto già pronunciate nel pomeriggio nei confronti dei tifosi e ribadite ai microfoni di Prima Tivvù “l’Avellino non veste una solida condizione finanziaria, fino ad oggi ho lavorato per la gloria. Non ho percepito nulla.

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