Inutile sottolineare che la sfida di domani contro il Novara rappresenta uno snodo cruciale per le sorti dei Lupi in questo campionato, che rischia di complicarsi oltremodo per il proverbiale equilibrio di valori, specie nelle zone basse. L’Avellino, ormai invischiato pienamente nella lotta per conservare la categoria, ha bisogno dei tre punti come il sommozzatore della sua bombola di ossigeno.
Ecco le parole del tecnico nella consueta conferenza stampa della vigilia:
“Prima di tutto vorrei precisare che a me le chiacchiere non sono mai piaciute. E’ vero che nel primo tempo di Venezia abbiamo giocato molto male, ma nella ripresa abbiamo cercato di reagire. Ho letto cose che non ho condiviso sulla sconfitta di sabato scorso, ma mi rendo conto che non possiamo prendere gol su quelle palle inattive. Comunque continuiamo a lavorare per arrivare alla salvezza quanto prima. Voglio precisare che fino a quando eravamo al completo la squadra giocava come piace a me. Ora i ragazzi stanno bene, anche se all’ultimo momento sono stati colpiti da attacchi febbrili Ardemagni e Moretti. Ma non cerco alibi, non ne ho mai cercati. Se poi in questa città ci sono professori che criticano sempre, io non so cosa farci. Per fortuna che il mio fruppo non ha mai perso la fiducia, del resto, anche se io la critico durante la settimana, sono il primo a dare entusiasmo a questa squadra. E so come debbo motivarla. Domani non dovranno mancare determinazione e cattiveria. Ho il massimo rispetto del Novara, ma sono anche fermamente convinto delle enormi potenzialità dei miei ragazzi. Penso che scenderemo in campo per cercare sin da subito la vittoria. Senza alcun timore nei confronti dell’avversario, perchè chi ha paura è meglio che resti a casa. Contro i Piemontesi potrò contare su Bidaoui e in parte anche su Cabezas, e penso di poter avere gli uomini giusti per sviluppare il mio gioco preferito, quello dal quale ho ricavato le mie maggiori soddisfazioni in carriera”.