Ecco le parole del massimo dirigente avellinese:
“Per quanto riguarda la cessione di una parte minoritaria delle quote dell’U.S. Avellino al signor Ferullo, debbo dire che da tempo c’era un discorso in atto con lui, che desiderava dare una mano alla nostra società. Per la verità, oltre al 15% delle azioni, al nuovo socio avevo anche proposto la carica di Amministratore delegato, perchè lui ha rapporti diretti con alcuni sponsor importanti che stanno sostenendo economicamente la nostra società. Ma Ferullo ha declinato l’invito, perchè, avendo riscontrato un certo disappunto della tifoseria biancoverde intorno al suo nome, ha preferito non creare ulteriori problemi. Per quanto riguarda la salute economica della nostra società, posso tranquillamente asserire che non abbiamo grossi problemi. Sul pagamento degli stipendi ai calciatori non ci sono problemi, anche se abbiamo il sesto monte ingaggi della serie B, con un ammontare di spesa di circa sette milioni e quattrocentomila euro annui. Ma vantiamo anche crediti derivanti dalla mutualità e dai pagamenti che dobbiamo ricevere per i calciatori ceduti ad altre società. Per quanto asserito da Michele Gubitosa circa i debiti della nostra società, non posso rispondere con precisione perchè non ho ascoltato le parole del mio ex socio. Posso solo dire che il mio caro amico Michele forse non ha letto bene le carte. In ogni caso i debiti dell’Avellino ammontano a circa sei milioni, che mi pare sia una cifra che, nel mondo del calcio, possa essere considerata fisiologica. Insomma, parliamo solo di debiti di gestione, perchè non ci sono problematiche legate a sofferenze pregresse, anche perchè abbiamo diversi crediti derivanti dagli sponsor e dalla Lega. I nostri pagamenti trimestrali sono tutti in regola. Comunque, lo sapete, io sto a disposizione di chi volesse entrare nell’Avellino. Per me non ci sarebbero problemi a cedere la maggioranza, anche quote fino al novanta, novantacinque per cento della società, ma sappiate che non cederò mai il mio intero pacchetto azionario, perchè io non intendo lasciare l’Avellino, che per me è amore. Come stabilito dallo statuto, io, anche se cedo, rimarrò comunque come Presidente onorario, credo che sia una carica che mi spetterebbe di diritto per quanto fatto in questi nove anni. Per quanto riguarda gli aspetti tecnici, smentisco categoricamente l’eventuale partenza per altre destinazioni di Enzo De Vito. L’ho già detto e lo ribadisco, finchè ci sarò io all’Avellino, Enzo rimarrà il nostro direttore sportivo. Gli obiettivi della stagione agonistica in corso, sono chiari, come ho già detto: noi puntiamo ai play off. I tifosi? Io li ho invitati, mi meraviglio che non ci sia nessuno di loro. Sappiano tutti che io non faccio incontri privati. I tifosi se vogliono parlare con me, debbono metterci la faccia e presentarsi pubblicamente, per un confronto nel quale io darò tutte le spiegazioni possibili. Il nuovo stadio? Ne abbiamo parlato con Ferullo. Lo sapete, questo è un sogno personale, che spero di realizzare prima di chiudere la mia avventura con l’Avellino. Il prossimo match con il Frosinone? Ho parlato con Novellino e l’ho visto molto carico per questa sfida in Ciociaria. Il caso Cantanzaro? Sono tranquillissimo perchè non esiste da nessuna parte il nome di Walter Taccone, nè da intercettazioni, nè da testimonianze. Vedrete che non succederà niente di quanto paventato. L’eventuale elezione di Cosimo Sibilia a presidente della FIGC? Per noi avellinesei sarebbe un successo clamoroso. Speriamo che il figlio del più grande presidente della storia dell’Avellino possa arrivare ad essere il numero uno del calcio italiano”.