Radu 6
Il 20enne rumeno ha grande personalità e tra i pali dà sempre la sensazione di una certa affidabilità; compie ottimi interventi, ma forse ha qualche titubanza in occasione del gol, forse irregolare, e comunque rocambolesco di Rodriguez;
Ngawa 6
Un primo tempo di grande attenzione e notevole spessore sull’uomo più pericoloso dei Granata, Sprocati; nel secondo tempo non ci mette la cattiveria giusta nel contrastare Rodriguez sul primo gol salernitano;
Kresic 6
Terzo sigillo personale consecutivo per l’ex trapanese che dimostra con i fatti di avere trascorsi da attaccante puro; nel convulso finale mostra anch’egli la corda e non riesce ad evitare, per quanto di propria competenza, il naufragio del pacchetto arretrato;
Migliorini 5.5
Il suicidio finale dei Lupi trova anche responsabilità nel colosso di Peschiera del Garda, che per quasi tutta la gara aveva presidiato da par suo gli ultimi trenta metri biancoverdi; al triplice fischio si fa prendere dal nervosismo andando ad “incravattare” quello screanzato (solo per usare un eufemismo) di Minala;
Rizzato 5.5
Molto positivo e propositivo nela prima frazione di gioco, assicura una spinta assai efficace sull’out sinistro; nella debacle finale dell’Avellino ci mette colpevolmente lo zampino, specie sul gol di Sprocati, facendosi saltare come un birillo dall’attaccante salernitano;
Laverone 6
Spinge molto in fase di possesso, e va a raddoppiare e a dare una mano a Ngawa quando si mette in moto la catena di sinistra della Salernitana; confeziona l’illusorio raddoppio avellinese con quel gan tiro che viene deviato in porta da un avversario;
(dall’ 94′ Lasik S.V.);
D’Angelo 6
Match assai particolare per il capitano, nato proprio a Salerno; l’impatto del guerriero di Ascea è, al solito, pregno di carica agonistica e generosità; corre e contrasta senza risparmiarsi; nella ripresa un suo gran tiro di sinistro viene deviato miracolosamente in angolo dall’ex Radunovic, che gli nega la soddisfazione della terza rete stagionale;
Di Tacchio 6
Ormai i gol di testa di Kresic sembrano avere il suo marchio di fabbrica, con quei cross al bacio per il testone del difensore di proprietà atalantina; rintuzza tutte i rilanci dei Granata con energia e grande senso della posizione; esce stremato dal campo;
Molina 5.5
Altra prestazione nel solco di una condizione atletica che sta diventando precaria, forse per l’eccesso di impiego da parte del suo allenatore;
(dal 65′ Paghera 5
La mossa tattica di Novellino, purtroppo, non sortisce gli effetti sperati, anche perchè il centrocampista bresciano non riesce a garantire quel filtro sulla mediana, assolutamente necessario per arginare la reazione e la spinta granata);
Castaldo 5.5
Gran bel colpo di testa del Giuglianese nel primo tempo che viene ottimamente neutralizzato da Radunovic, per il resto poche le sue iniziative pericolose; nel convulso finale di gara, finisce con l’abbassarsi troppo, agevolando le veementi folate offensive dei Salernitani;
Ardemagni 5.5
Di scarso rilievo l’incisività del bomber milanese che si fa notare poco, anche perchè i centrali granata lo francobollano a dovere; l’unico spunto pericoloso risulta quel suo colpo di testa, sul 2-0 per i Lupi, che purtroppo finisce fuori;
(dall’80′ Bidaoui S.V.);
Novellino 5.5
L’incredibile suicidio finale dei suoi ragazzi non può essere direttamente ascritto a responsabilità specifiche del tecnico di Montemarano, in quanto, a nostro avviso, i Lupi hanno perso il match soprattutto sul piano psicologico, con quella inammissibile paura collettiva subito dopo aver preso il gol rocambolesco di Rodriguez, che ha inopinatamente riaperto la gara; si può asserire tutto ed il suo contrario, circa le mosse tattiche ed i cambi, e soprattutto la tempistica degli stessi, ma Monzon ha responsabilità sicuramente dirette nella misura in cui, pur sforzandosi, non è ancora riuscito ad inculcare nei suoi ragazzi quella “vis pugnandi” che ha da sempre caratterizzato le sue squadre. Ci sembra sia giunta l’ora che Walter Novellino “ristudi” e riassesti la fase di non possesso dei suoi ragazzi, perchè arrivare a subire la media di quasi due reti a partita può diventare davvero deleterio per il prosieguo del campionato biancoverde.