Avellino: Radu, Ngawa, Kresic, Migliorini, Rizzato, Laverone (dall’84′ Lasik), D’Angelo, Di Tacchio, Molina (dal 65′ Paghera), Castaldo, Ardemagni (dall’80′ Bidaoui). A disposizione: Iuliano, Lezzerini, Pecorini, Marchizza, Moretti, Camarà, Falasco, Asencio, Suagher. All.: Novellino.
Salernitana: Radunovic, Mantovani, Schiavi, Bernardini, Kiyine (dal 72′ Bocalon), Minala, Odjer (dal 64′ Ricci), Vitale, Cicerelli (dal 58′ Rosina), Rodriguez, Sprocati. A disposizione: Adamonis, Pucino, Signorelli, Zito, Alex, Kadi, Gatto, Asmah, Rossi. All.: Bollini.
Arbitro: Fourneau di Roma . Assistenti: Grossi di Frosinone e Lombardi di Brescia. Quarto uomo: Natilla di Molfetta.
Marcatori: al 48′ Kresic, al 59′ Laverone, al 73′ Rodriguez (S), all’85′ Sprocati (S), al 95′ Minala (S).
Ammoniti : Odjer (S), Molina, Minala (S). Angoli: 5-7. Rec.: 6′ st.
La Cronaca :
Incredibile, pazzesco, irripetibile derby al Partenio-Lombardi. I Lupi che erano in vantaggio sul 2-0 fino all’ultimo quarto d’ora del match, hanno perso la trebisonda e sino sono fatti infilare tre volte dai Granata, perdendo un derby che era già abbondantemente vinto. Cosi dopo ben 23 anni (campionato serie C 1993-1994, 0-1, con gol di Breda) i Lupi perdono l’imbattibilità interna contro i Granata e, soprattutto perdono tre punti d’oro che avrebbero assicurato loro, sia pure temporaneamente, il primo posto in classifica.
Per rendersi conto di ciò che è successo con questo rocambolesco ribaltamento di risultato, basti pensare che l’Avellino aveva perso una gara in casa facendosi rimontare da 2-0 a 2-3, addirittura ben 44 anni fa, allorquando, era il 30 settembre del 1973, i Lupi di Tony Giammarinaro avevano perso, proprio all’esordio in serie B (era il primo storico campionato dell’Avellino in cadetteria) in casa contro il Brindisi 2-3, dopo che erano passati in vantaggio 2-0.
E ‘ stato un derby rocambolesco, dopo uno zero a zero quasi scontato nel primo tempo, ha sprigionato nella seconda frazione di gara tutta l’unicità e l’imprevedibilità di questo tipo di sfide. I ragazzi di Novellino sono usciti fuori dall’intervallo con la proverbiale vitalità e voglia di fare che sta caratterizzando i secondi tempi di questo primo scorcio di stagione biancoverde.
Dopo soli tre giri di lancette, uno splendido cross di Di Tacchio dalla trequarti sinistra per Kresic, è stato trasformato di testa in gol dal difensore ex Trapani (al suo terzo gol consecutivo nelle ultime tre partite). La Salernitana, per l’ennesima volta punita su situazioni susseguenti a palle inattive, è rimasta frastornata dallo svantaggio, e per una decina di minuti non è stata in grado di articolare una reazione efficace. Tanto che i Lupi ne hanno approfittato, mettendo alle spalle dell’ex Radunovic, anche un secondo gol, grazie ad un potente rasoterra di destro da fuori area di Laverone, deviato nella porta granata da Odjer.
Dopo il raddoppio biancoverde la gara sembrava aver preso irrimediabilmente la direzione che avrebbe portato alla vittoria biancoverde. Ma il tecnico Bollini, che non ci stava a subire questa sconfitta, dopo avere gettato nella mischia il redivivo Rosina, inseriva, a poco meno di 20’ dal termine, anche Bocalon. Novellino, che aveva già sostituito Molina con Paghera, tergiversava sull’ingresso in campo di Bidaoui, dando quasi l’impressione di voler preoccuparsi soprattutto di presidiare la propria trequarti, incoraggiando, in tal modo, il pressing dei Granata. Su un calcio d’angoloa battuto da Rosina dalla destra del fronte d’attacco salernitano, il pallone passava tra una selva di gambe e finiva addosso a Rodriguez che, aiutandosi con un braccio spingeva la sfera e l’avversario dentro la porta biancoverde. Per l’arbitro era tutto regolare, e la squadra ospite accorciava le distanze.
Il gol subito toglieva tutte le sicurezze psicologiche all’Avellino, che, anche con la sostituzione di Ardeamagni con Bidaoui, finiva con il rinculare ulteriormente nella propria trequarti, facendosi soggiogare dalla cosiddetta “paura di vincere”. La Salernitana non nuova a queste increbili rimonte, continuava a spingere incessantemente. A cinque minuti dal termine, Sprocati, partendo centralmente, si beveva quasi tutta la difesa biancoverde e, appena entrato in area, piazzava un diagonale di destro imparabilmente nell’angolino alla destra di Radu. Era il due a due che sembrava aver chiuso le ostilità. Invece la coda del match doveva ancora rivelare il proprio veleno nei confronti dell’Avellino, che proprio allo spirare dei cinque minuti di recupero, subiva addirittura la rete della sconfitta, da Minala, che raccoglieva un cross dal limite dell’area susseguente ad un respinta della difesa avellinese, e metteva un piattone di destro che si insaccava dopo aver preso il palo interno alla sinistra del portiere irpino.
Un finale davvero imprevisto, che lascia tantissimo amaro in bocca alla tifoseria biancoverde, facendo impazzire di gioia quella granata. Per gli uomini di Novellino una delusione cocentissima, che, speriamo, non riservi contraccolpi psicologici seri non solo sulla squadra biancoverde ma anche sull’intero ambiente avellinese.