Ieri sera, nel corso di Derby , trasmissione sportiva di Otto Channel, è intervenuto telefonicamente il presidente dell’U.S. Avellino Walter Taccone. Il massimo dirigente del club biancoverde felicissimo della convincente prestazione dei Lupi che hanno rifilato al Foggia ben cinque gol, si sfoga.
– Partendo dal rapporto con il mister Walter Novellino, dopo le reciproche punzecchiature mediatiche scambiatosi , per la prestazione offerta dai Lupi a Cremona, il presidente risponde così: “Non c’è stata nessuna polemica tra me e Novellino. Mi domando e dico: tutti possono parlare, dal primo all’ultimo, su ogni aspetto delle partite dell’Avellino, e l’unico che caccia i soldi, che sono io, non potrei dire la mia? Mi sembra paradossale. Ho detto quello che probabilmente il 70 – 80 per cento dei tifosi che hanno visto la partita con la Cremonese hanno pensato. Contro la Cremonese avremmo dovuto e potuto vincere la partita. Detto ciò, col mister deve esserci massima sintonia perché guida la squadra e sceglie i giocatori da mettere in campo: se non fosse così il presidente farebbe l’allenatore e il preparatore. Non sono mai entrato e mai entrerò nel merito delle scelte di Novellino, ma se la mia critica è servita a stimolare un po’ l’ambiente e a fare in modo che i ragazzi dessero l’anima in campo, beh, allora lo farò ogni settimana. Scherzo, ovviamente. Non basta? Abbiamo rinnovato il contratto a Novellino riconoscendo quanto fatto nella scorsa stagione, che è stato qualcosa di straordinario. Le scelte di mercato sono state prese insieme: abbiamo preso tanti giocatori, il 95 per cento in maniera condivisa tra me, il tecnico e i direttori. Un esempio? Per convincere Morosini e Marchizza abbiamo lavorato in maniera sinergica e costante anche durante le mie ferie: dunque, per l’ennesima volta, nessun problema o attrito con Novellino. Ho detto solo la mia sulla prestazione di squadra, che a Cremona non mi è piaciuta. Forse avrei dovuto esternare il mio pensiero nel chiuso dello spogliatoio, ma mi piace parlare in maniera schietta e senza problemi, dato che non offendo mai nessuno.”
–Sugli obbiettivi stagionali che si attende dal suo Avellino , dice: “ Se non facciamo i play off è un fallimento mio, per primo, e a cascata per tutti. Non l’ho mai nascosto. Abbiamo allestito una squadra di tutto rispetto. Il primo passo è raggiungere i 50 punti e la salvezza, è chiaro, ma puntiamo decisamente ad altri traguardi rispetto alla semplice permanenza in categoria. Barra a dritta fino a gennaio quando vedremo a che punto siamo; se e cosa serve per migliorare ulteriormente.”
–Sull’ingresso in società dell’imprenditore Angelo Ferullo ,anche ieri in tribuna, al suo fianco, afferma : “ Con Angelo, non è un segreto, stiamo parlando da mesi. Lui è fortemente determinato a entrare in società. A giugno, quando uscì di scena il mio amico Michele Gubitosa, che mi è dispiaciuto non vedere in Tribuna perché l’ho invitato e gli ho detto che aspetto i suoi abbracci dopo i gol dell’Avellino, sono rimasto solo e lui si è avvicinato a me così come altri imprenditori. Ferullo è uno delle persone interessate all’Avellino che vedo e sento con maggiore costanza: probabilmente, prima o poi, si deciderà a fare qualcosa. L’Avellino ha bisogno di tutto e di tutti: se arriva qualcuno saremo ben felici di aprirgli le porte societarie. In ogni caso ci tengo a precisare un aspetto fondamentale. L’ho detto e lo ripeto: non venderò mai l’Avellino in toto a nessuno. Per nessuna cifra. Sono unicamente aperto a far entrare altri imprenditori con noi, pure cedendo la maggioranza; sono disponibile a discutere, ma non uscirò, mai, dall’Avellino. Quando ami qualcosa non puoi strappartela dal cuore.”