Avellino – Matera 1 – 0
Avellino: Radu, Laverone, Suagher, Migliorini, Rizzato, Di Tacchio, Molina (dal 21′ st Camarà), D’Angelo (dal 31′ st Falasco), Moretti, Bidaoui (dal 41′ st Ngawa), Castaldo. A disposizione: Lezzerini, Pecorini, Kresic, Asencio. All.: Novellino.
Matera: Golubovic, De Franco, Stendardo, Scognamillo, Di Lorenzo, Salandria, Maimone (dal 16′ st Sartore), Casoli, Strambelli (dal 27′ st Battista), Corado (dal 36′ st Maciucca), Giovinco. A disposizione: Mittica, De Rose, Hysaj, Dugandzic, Dellino. All.: Auteri.
Arbitro: Antonello Balice della sezione di Termoli. Assistenti: Robilotta di Sala Consilina e G. Luciano di Lametia Terme.
Marcatore: 11′ pt D’Angelo.
Ammoniti: Corado (M), Scognamillo (M) e Ngawa. Angoli 3-10. Rec.: pt 3′;5′ st.
Note: Al 5′ del primo tempo gara sospesa e ripresa dopo oltre 10 minuti per un improvviso calo di tensione elettrica che ha provocato un black parziale all’impianto di illuminazione.
L’Avellino supera con il minimo sforzo un coriaceo e volitivo Matera e approda al terzo turno di Coppa Italia, che dovrà disputare in casa del Verona. Un gol rocambolesco di D’Angelo all’undicesimo minuto di gioco (forte tiro del capitano biancoverde dai 15 metri, e palla che finisce in fondo al sacco dopo una determinante deviazione da parte di un difensore lucano) è bastato a dare la vittoria ai Lupi. Dunque successo con il minimo sforo da parte dei ragazzi di mister Novellino.
Il testa era sicuramente impegnativo, sia per lo spessore tecnico del Matera (che ha poco da invidiare anche ad alcune compagini di cadetteria), vuoi perchè i biancoverdi arrivavano a questo match privi di Ardemagni che il terminale offensivo della compagine biancoverde. Monzon si è affidato a Castado che ha agito da punta avanzata, e a D’Angelo che aveva licenza di inserimento verticale negli ultimi trenta metri, con gli esterni offensivi, rappresentati dai Molina a destra e Bidaoui a sinistra. A centrocampo Moretti e Di Tacchio, che presidiava centralmente la propria trequarti. In terza linea, i due giganti centrali Suagher e Migliorini, con gli esterni Rizzato e Laverone che hanno svolto il duplice compito di terzini (soprattutto nel primo tempo) e di esterni di spinta (nel secondo tempo).
Il gol di D’Angelo, paradossalmente, è arrivato troppo presto per l’economia della proposizione avellinese, che ha dovtuo un pò segnare il passo rispetto ad una fase difensiva che si rendeva necessaria oltremodo per l’incalzare dei Materani, che non ci stavano per niente a subire la sconfitta.
La squadra di Auteri ha condotto per larghi tratti la partita, proponendosi spesso e volentieri sulle fasce e occupando sovente la trequarti avellinese, senza, peraltro, trovare sbocchi significativi e preoccupanti per la retroguardia biancoverde, apparsa già in palla, con un Migliorini quasi sui livelli positivi della scorsa stagione, e con Rizzato e Laverone che davano man forte ai centrali della difesa.
Sostanzialmente è stata una buona gara su entrambi i fronti. L’ha spuntata l’Avellino che ha potuto contare su una maggiore esperienza e sagacia tattica, con un non possesso già sufficientemente registrata ed efficace. Gli uomini di Auteri, pur spingendo molto, non sono riusciti a sfondare anche per la troppa precipitazione degli avanti lucani, che pur tirando molto verso la porta di Radu, sono riusciti ad impegnare seriamente il giovane pipelet rumeno soltanto a tre minuti dal novantesimo, con un tiro sottomisura di Battista, ben parato dal 20enne estremo difensore biancoverde.
Per quanto riguarda i singoli, c’è da sottolineare la buona prestazione di Migliorini, D’Angelo e Moretti, specie nel secondo tempo. In buona forma sono apparsi anche Bidaoui, Rizzato, Laverone e Molina, mentre Di Tacchio si è espresso a “corrente alternata”. Ad ogni modo, Novellino può ritenersi soddisfatto per la prestazione complessiva della squadra, che per essere appena alla prima decade di agosto, sono apparsi sulla buona strada per il raggiungimento di uno standard di rendimento efficace per l’imminente avvio di campionato.
Foto: Orticalab.it