Dalla serie A italiana di basket sparisce un nome importante, quello della Juve Caserta. Il consiglio federale ha infatti deciso l’esclusione del club in base alla relazione presentata dalla Com. Tec. (Commissione di controllo sui bilanci delle società). La società non ha ottemperato al ripianamento del parametro ricavi/indebitamento/patrimonio netto al 31 marzo 2017 e non ha dimostrato di aver adempiuto ad ogni obbligazione nei confronti dei propri tesserati compresi i lodi Fiba». Spiegazione: il rapporto citato supererebbe la quota limite di 200 mila euro. Caserta sarebbe stata invitata a ripianare entro i termini regolamentari, ma nulla è accaduto. Il presidente Raffaele Iavazzi sostiene che si tratta solo di questioni formali ed è pronto, con un pool di legali a ricorrere al Collegio Permanente Conciliazione e Arbitrato del Coni, l’ultima (e non certo scontata ) spiaggia del sodalizio campano. È lo stesso organismo che l’anno scorso ha rimesso in pista la Virtus Roma, esclusa dall’A2, ma è evidente che dovranno essere portati elementi solidi e concreti per avere una speranza. Al posto di Caserta, qualora pure l’appello la condannasse, salirebbe in A la Vanoli Cremona, giunta ultima nel campionato concluso in tarda primavera e prima società ad avere diritto al ripescaggio.
Francesco Maria Murino