Avellino – Benevento 1 – 0
Avellino: Ghidotti, Cancellotti, Cionek, Frascatore; Llano (dal 66′ Sgarbi), De Cristofaro, Armellino, Rocca (dal 66′ Ricciardi), Liotti (dal 75′ Tito), Gori (dall’86’ Dall’Oglio), Patierno (dall’86’ Marconi). A disposizione: Pane, Pizzella, Mulè, Rigione, Pezzella, Palmiero, Russo, Tozaj. All.: Pazienza.
Benevento: Paleari, Berra, Capellini, Pastina, Simonetti, Talia, Nardi, Masciangelo (dall’83’ Ciano), Ciciretti (dal 52′ Starita), Pinato, Perlingieri (dal 62′ Ferrante). A disposizione: Nunziante, Manfredini, Meccariello, Karic, Kubica, Marotta, Agazzi, Viscardi, Terranova, Carfora, Lanini, Bolsius. All.: Auteri.
Arbitro: Andreaa Bordin di Bassano del Grappa.
Marcatore: all’82’ Sgarbi.
Uno a zero al Benevento a due gare dal termine della regular season. Con 66 punti, i biancoverdi si portano a più 3 sui sanniti, mettendo un ipoteca sulla seconda piazza in campionato. E’ stata una gara davvero equilibrata e giocata a viso aperto sia dall’Avellino che dal Benevento, entrambe desiderose di far vedere il proprio enorme potenziale tecnico per la categoria, che solo grazie alle loro deludenti prestazioni hanno fatto vincere con faciltà il campionato alla Juve Stabia . L’Avellino grazie ad un gran gol di Lorenzo Sgarbi si portano via il derby a otto minuti dal termine con un colpo da manuale, tiro secco e angolato, palla alle spalle di Paleari che fa gioire i tifosi accorsi in massa, pronti a incantare per 90 minuti con coreografie e sfottò. C’è da dire che Pazienza mai prima, in questo campionato, aveva avuto l’ulluminazione di far giocare, soprattutto in casa, il veloce e tecnico Lorenzo Sgarbi, alle spalle di due punte autentiche, quali Gori e Patierno. Alla fine avevamo ragione noi, sulla tesi che sostenevamo, quelle che avrebbero potuto essere le potenzialità dei Lupi, se il loro allenatore non avesse peccato di eccesso di prudenza e di mancanza di coraggio soprattutto in casa, contro le piccole del campionato, affrontando impegni sulla carta non certo proibitivi, con una punta e con il solo Sgarbi a supporto. Comunque alla fine non c’era modo migliore per i lupi di Pazienza per tirare la volata finale agli ultimi insidiosissimi 180 minuti del campionato.