Avellino – Messina 0 – 1
Avellino: Ghidotti, Rigione (dal 46′ Dall’Oglio), Cionek, Frascatore, Cancellotti (dal 54′ Ricciardi), De Cristofaro, Armellino, Tito, Sgarbi (dal 68′ Gori), Patierno (dal 68′ Marconi), D’Ausilio (dal 68′ Rocca). A disposizione: Pane, Pizzella, Russo, Mulé, Pezzella, Llano, Liotti. All.: Pazienza.
Messina: E. Fumagalli, Lia (dal 72′ Civilleri), Manetta, Dumbravanu, Ortisi, Franco (dall’88’ Giunta), Frisenna, Ragusa, Emmausso (dall’88’ Luciani), Zunno (dal 66′ Scafetta); Plescia (dal 72′ Firenze). A disposizione: Piana, Zona, Signorile, Cavallo, Rosafio, Crisafulli, J. Fumagalli. All.: Modica.
Arbitro: Rinaldi di Bassano del Grappa.
Marcatore: al 26′ Manetta (M).
Il cambio di passo sperato non ce stato. Nulla da fare per la truppa di mister Pazienza che può dire addio al sogno primo posto. Contro i peloritani arriva la terza sconfitta stagionale in casa, dove la gioia dei tre punti manca dal 25 ottobre. Ai siciliani basta il gol di Manetta al minuto 25 sugli sviluppi di una palla inattiva con la difesa biancoverde ferma. Ora per l’Avellino il primato è distante 10 punti a 13 turni dal termine: fischi e cori contro Pazienza al termine del match da parte della Curva Sud. I punti di distacco dalla vetta aumentano, così come il malumore della piazza e gli interrogativi attorno al gruppo costruito dal Responsabile dell’Area Tecnica Giorgio Perinetti. Serve cambiare marcia, prima che sia l’inizio della fine . Per la cronaca : Ultime 7 partite casalinghe 4 pareggi e 3 sconfitte che valgono solo 4 miseri punti .
Primo tempo :
Pazienza parte con D’Ausilio e Sgarbi alle spalle di Patierno, prima punta. Proprio l’ex Virtus Francavilla sfiora il vantaggio su palla inattiva: l’ex Fumagalli tiene sulla conclusione dell’attaccante. L’Avellino non ha pienamente il controllo delle operazioni e la corsa di Ragusa con il tiro dell’esterno offensivo spaventa i lupi, sotto al 25’. Calcio d’angolo, Manetta recupera sul tocco di Rigione e gira in area alle spalle di Ghidotti con la difesa biancoverde sorpresa completamente: Messina avanti. Nei minuti finali della prima frazione, dopo una prova sottotono, comunque l’Avellino crea la chance del pari. Transizione con Sgarbi lanciato a rete che, però, conclude su Fumagalli: l’11 biancoverde spreca una chance clamorosa. Nei secondi conclusivi di un recupero lunghissimo, da un fallo commesso da Sgarbi, principio di rissa tra panchine e Rinaldi estrae il rosso per il vice di Pazienza, La Porta, e il direttore operativo del Messina, Costa.
Secondo tempo :
I Lupi rientrano in campo con Dall’Oglio al posto di Rigione Armellino torna centrale difensivo. Fuori anche Cancellotti, dentro Ricciardi. Al 57’ il Messina sfiora il raddoppio con Emmausso. Avellino che risulta ancora bloccato in termini offensivi, ma che va vicino al pari con il colpo di testa di Cionek, ma Fumagalli è ancora una volta pronto. Al minuto 61 Sgarbi va deciso verso il centro, ma Patierno non trova il timing per colpire su Fumagalli battuto. Al 66’ il Messina spreca a tu per tu con Ghidotti: Plescia fa volare via sul fondo l’occasione del raddoppio. Al minuto 68 tre cambi: Marconi, Rocca all’esordio e Gori per Patierno, D’Ausilio e Sgarbi. L’Avellino accelera, ma senza precisione: il colpo di testa di Marconi non trova lo specchio. Nei quattro minuti di recupero Dall’Oglio ci prova su punizione non trovando la soluzione utile per cancellare una prova oltremodo opaca dei lupi. Finale di 1-0 per il Messina.
A questo punto, con l’Avellino ormai lontano ben dieci punti dalla vetta della classifica, quando mancano 13 giornate alla fine del campionato dove il campo ci racconta di una formazione senza gioco. Ma soprattutto, di una squadra senz’anima, ci sembra lecito attendersi da parte del presidente D’Agostino parole di chiarezza circa l’immediato futuro di un tecnico in completa confusione.