Affollatissima la conferenza stampa di presentazione ufficiale del vecchio-nuovo tecnico biancoverde.
Ecco le parole di Massimo Rastelli:
“Sono felice di essere tornato ad Avellino. E debbo dire subito che se sono tornato qua è perchè credo che ci possano essere le condizioni per per fare bene e risalire in classifica. Quando mi ha chiamato il presidente per propormi il contratto con l’Avellino, ho dapprima tentennato un po’ poi ho ascoltato le parole che volevo sentirmi dire da D’Agostino ed ho accettato. Sono convinto che ci siano le condizioni per risalire la china, L’esordio vittorioso a Francavilla? Ho spiegato ai ragazzi che cosa significhi giocare nell’Avellino e cosa voglia dire portare il simbolo del lupo. E a giudicare dalla prima mezzora giocata in Puglia, si può dire che i ragazzi hanno compreso le mie parole. Adesso c’è bisogno di un po’ di tempo per lavorare, crescere e migliorare. Ho letto e sentito che qua c’era un clima da retrocessione già all’inizio del campionato. Il mix tra nuovi e vecchi non ha funzionato subito, e questa è stata la maggiore difficoltà del mio predecessore. Ma non bisogna mai scordare che il calcio non è una scienza esatta, infatti il Bari ci ha messo tre anni per risalire in serie B.Il campionato di serie C è quello più difficile da vincere. Ci vuole pazienza. Per quanto riguarda le scelte anche per il futuro, voglio vedere in questi due mesi che ci separano dal mercato di gennaio, come si comporteranno i miei ragazzi, capire le loro qualità ed i loro limiti. E successivamente potrò valutare cosa aggiungere a questa squadra. I fuori rosa? Forte è stato già reintegrato, mentre Scognamiglio e Sbraga si riuniranno a noi durante gli allenamenti e poi se dimostreranno di meritare il rientro in rosa, non ci saranno preclusioni per loro. Il Catanzaro? Sappiamo benissimo qual è il valore e la forza della squadra calabrese, ma non mi interessa parlare degli avversari. Dobbiamo pensare a noi e quello che saremo in grado di fare. Lo slogan? Sarà quello di dieci anni fa: nei contrasti il pallone dovrà scoppiare “