Avellino – Catanzaro 0 – 0 : I tifosi dal “Partenio-Lombardi” se ne vanno delusi

Avellino – Catanzaro 0 – 0

Avellino: Forte, Dossena, Bove, Ciancio, Rizzo, Carriero, Aloi, D’Angelo (dall’86’ Matera), Mignanelli (dal 77′ Tito), Mastalli (dal 77′ De Francesco), Maniero (dall’86’ Gagliano). All. Piero Braglia. A disposizionePane, Tito, Sbraga, Gagliano, De Francesco, Messina, Matera

Catanzaro: Branduani, Martinelli, Welbeck (dal 78′ De Santis), Verna, Vazquez (dal 67′ Carlini), Fazio, Scognamillo, Porcino (dal 74′ Tentardini), Vandeputte, Bearzotti (dal 74′ Risolo), Cianci (dal 78′ Curiale). All. Antonio Calabro. A disposizioneNocchi, Romagnoli, Bombagi, Monterisi, Cinelli, Ortisi, Gatti.

Arbitro: Paride Tremolada di Monza. Assistenti: Dicosta di Novara e Poma di Trapani. Q.u.: Petrella di Viterbo.

Ammoniti: Porcino (C), Carriero, Welbeck (C) Bove, Aloi e Tito.

Il primo turno infrasettimanale del girone C di Lega Pro. Il sesto turno di campionato si chiude con il big match fra Avellino e Catanzaro.

Un pari con pochissime emozioni tra due squadre che, al momento, sono la vera delusione del Girone C. Tanta corsa per entrambe, tanta foga ma i portieri Forte e Branduani non vengono mai impensieriti. Quasi gol per il Catanzaro, traversa per l’Avellino: il posticipo della sesta è tutto qui. Era uno scontro diretto per il ruolo di anti Bari, ma da questo match tra Avellino e Catanzaro è venuto fuori un nulla di fatto, che fa pensare al vecchio adagio: meglio due feriti che un morto. Un pari con pochissime emozioni tra due squadre che, al momento, sono la vera delusione del Girone C. Tanta corsa per entrambe, tanta foga ma i portieri Forte e Branduani non vengono mai impensieriti. E il “Partenio-Lombardi” se ne va deluso. Quasi gol per il Catanzaro, traversa per l’Avellino: il posticipo della sesta è tutto qui. L’Avellino avrebbe dovuto osare un po’ di più per tentare di far sua questa gara, ma mister Braglia ha scelto la strada della prudenza, forse pensando più al proprio futuro ( evitare l’esonero ) che ad una vittoria dei Lupi, comunque difficile da ottenere, attesa la falcidia di calciatori importanti tra le fila biancoverdi. La squadra biancoverde si è presentata a quest’appuntamento importante senza Plescia, Di Gaudio, Micovschi, Kanoute e Scognamiglio, a cui si è aggiunto anche Luigi Silvestri, vittima di un attacco influenzale. Con tali e tante assenze, francamente, sarebbe stato assai difficile per Braglia pensare di aspirare ai tre punti, senza correre il serio rischio di essere addirittura sconfitto. E allora, l’allenatore toscano, che ha già nel suo credo calcistico l’attesa e la prudenza, non ha avuto il coraggio di giocare contro il Catanzaro con le due punte, rifugiandosi in un tranquillo 3-4-2-1, con Mastalli e D’Angelo a supporto di Maniero unica punta.

Lupi in campo in completo verde con inserti bianchi, rispondono gli ospiti in casacca e pantaloncini neri con inserti giallorossi.

Nella prima frazione di gara è stato l’Avellino a tentare di fare la partita, ma l’occasionissima non tradotta in gol è stata del Catanzaro, che quasi alla mezzora non è riuscito a passare grazie ad un miracoloso salvataggio di Bove proprio mentre la sfera stava per varcare la fatidica linea di porta. La mancanza di una seconda punta là davanti ha penalizzato alquanto gli sforzi offensivi dei Lupi, che si sono dimostrati scarsamente incisivi, facile preda della difesa calabrese.

Nella ripresa, l’Avellino ha alzato con maggiore decisione il proprio baricentro e, man mano che passava il tempo, i Lupi hanno preso coraggio e si sono fatti vedere con insistenza sulla trequarti catanzarese, ma le finalizzazioni sono rimaste latitanti. Comunque i Lupi hanno costruito un paio di situazioni davvero pericolose, con la seconda capitata sul destro di D’Angelo che, da pochi metri, con tutto lo specchio della porta davanti, ha visto il suo piattone stamparsi clamorosamente sulla traversa.

Alla fine il pareggio è apparso sostanzialmente giusto, ma i tifosi biancoverdi sono usciti dal campo con la netta sensazione che, mai come questa sera, contro un avversario apparso giù di corda, con pizzico di carattere e determinazione poteva anche arrivare la vittoria.  Il risultato ? I tifosi dal “Partenio-Lombardi” se ne vanno delusi.

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