Fase ad orologio Serie B, la Scandone Avellino passa 70-73 al PalaCalafiore di Reggio Calabria

Viola Reggio Calabria – Scandone Avellino 70 – 73

(15-15; 27-41; 54-55)

Pallacanestro Viola Reggio Calabria: Salvatore Genovese 25 (3/8, 3/5), Giulio Mascherpa 19 (4/6, 2/13), Fortunato Barrile 12 (3/6, 2/4), Enrico maria Gobbato 10 (3/5, 1/4), Marco Prunotto 2 (1/3, 0/0), Edoardo Roveda 2 (0/1, 0/1), Luka Sebrek 0 (0/0, 0/1), Paolo Frascati 0 (0/0, 0/0), Yande Fall 0 (0/0, 0/0), Giovanni Centofanti 0 (0/0, 0/0), Federico Romeo 0 (0/0, 0/0)
Tiri liberi: 18 / 24 – Rimbalzi: 39 12 + 27 (Marco Prunotto 10) – Assist: 11 (Giulio Mascherpa 4)

Scandone Avellino: Dimitri Sousa 18 (6/10, 1/3), Alessandro Marra 14 (4/12, 2/4), Gianpaolo Riccio 14 (2/4, 2/6), Uchenna Ani 11 (3/5, 1/2), Valerio Costa 9 (4/8, 0/1), Fabrizio Trapani 4 (1/1, 0/0), Thomas Monina 3 (0/0, 1/1), Danilo Mazzarese 0 (0/0, 0/0), Nikola Mraovic 0 (0/0, 0/0), Luigi Genovese 0 (0/0, 0/0)
Tiri liberi: 12 / 20 – Rimbalzi: 31 6 + 25 (Gianpaolo Riccio 7) – Assist: 15 (Valerio Costa 5)

Il cambio di guardia sulla panca biancoverde ha portato bene alla Scandone: i ragazzi di Avellino, guidati da coach Robustelli (che da assistent coach ha sostituito l’esonerato De Gennaro in qualità di capo allenatore) hanno sbancato Reggio Calabria, imponendosi alla Viola per 70-73, al termine di un match altalenante e rocambolesco.

La Scandone, dopo l’iniziale equilibrio del primo quarto, ha preso il volo nella seconda frazione, e guidata da Riccio e Sousa ha chiuso all’intervallo lungo addirittura sul + 14 (27-41). Il clamoroso parziale è stato ottenuto grazie ad una difesa arcigna ed una buona percentuale al tiro.

Alla ripresa delle ostilità, come era facilmente prevedibile, il match ha visto il ritorno della Viola Reggio Calabria, che, sospinta dai suoi cecchini ha trovato diverse bombe che hanno assottigliato inesorabilmente il gap dai biancoverdi, fino a chiudere alla penultima sirena con un solo punto da recuperre: 54-55.

Quando tutto faceva pensare ad un altro finale deludente da parte della Scandone, gli uomini di Robustelli hanno tirato fuori un grande orgoglio, rispondendo colpo su colpo ai rinvigoriti attacchi calabresi. La svolta del match è arrivata sul + 4 della Viola (64-60) a soli 4 minuti dalla sirena finale. Alessandro Marra, che poco prima era stato protagonista in negativo, facendosi chiamare un tecnico, suona la riscossa e mette due bombe consecutive e, con l’aiuto di Sousa, porta Avellino addirittura sul 64-68. Il finale è pieno di colpi di scena, da una parte e dall’altra, ma la Scandone tiene duro e chiude avanti di 3 per il definitivo 70-73.

Con questa sorprendente vittoria esterna, la Scandone raggiunge al penultimo posto Monopoli e si porta a meno due proprio da Reggio Calabria e Catanzaro, riaccendendo le proprie speranze di salvezza.

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