Parafrasando il compianto Luigi Necco: “La Pallacanestro Avellino” chiama, la Scandone risponde. Avevamo, alcuni giorni fa, riportato la voce che voleva il club biancoverde, reduce dal campionato di B, interessato ad avere informazioni sul titolo dei Roseto Sharks: un rumors, poi, indirettamente confermato dalle parole del Sindaco di Avellino, Gianluca Festa. Nel weekend, nonostante le smentite raccolte, il management che guida la società ha rotto gli indugi: nelle prossime ore, probabilmente questa mattina, la Scandone formalizzerà un’offerta per l’acquisto del titolo di A2 della società abruzzese. Un posto al sole per il quale è arrivata già una proposta, che sfiora i 100mila euro, dal club fondato, tra gli altri, da Emilio De Vizia e Menotti Sanfilippo.
Non si conoscono i termini dell’offerta ma questa sarebbe, chiaramente, subordinata alla questione proprietà e all’ok del Custode Giudiziario, Francesco Baldassarre. La vicenda Sidigas, infatti, è indivisibile da quelle che saranno le prospettive future del club. Se la debitoria con l’Erario è finita nel calderone del Piano di Ristrutturazione del debito della “casa madre”, resta la questione relativa alle pendenze sportive. Nei giorni scorsi Sidigas, tramite i suoi legali, ha provveduto a sanare i Bat di Jason Rich e con le agenzie TCA LLC e T.E.T. Consulenze Sportive cominciando, di fatto, ad erodere il monte debiti, ancora consistente, riguardanti il lato sportivo.
Passaggi che lasciano ben sperare ma che, per arrivare ad una felice conclusione della questione relativa ai pregressi hanno bisogno ancora di settimane, se non di mesi, di lavoro. Tra le pieghe di questa situazione, però, l’attuale management societario, rappresentato dal duo Santoli-Canonico (che, secondi alcuni rumors, potrebbe continuare a guidare il club biancoverde anche per il prossimo anno, al netto di eventuali sorprese), avrebbe trovato il modo, e forse qualche compagno di viaggio, per provare a condurre la Scandone al salto di categoria.
Un obiettivo, quest’ultimo, che potrebbe passare dall’acquisizione del titolo di Roseto (che, comunque, ha da vagliare le offerte de “La Pallacanestro Avellino” e della Stella Azzurra Roma) ma anche dalla possibilità di provare a lavorare all’acquisizione di altri posti in A2. Così come dall’eventualità di un ripescaggio: il club guarda con interesse alle situazioni che si stanno sviluppando in seconda serie. Tra rinunce e possibili promozioni in Lba, in A2 potrebbe liberarsi qualche posto. E la Scandone, magari sulla scia del “caso” Torino, potrebbe mettere sul tavolo storia, blasone, numeri al botteghino ed impianto sportivo già pronto per campionati di livello. Ultima nell’elenco, ma prima per grado di fattibilità, c’è sempre l’opzione promozione sul campo con la disputa del prossimo campionato di Serie B.
Ma la pre-condizione per provare a sognare in “grande” è che la società venga “blindata” rispetto alle passività che l’hanno condotta, fuori dal parquet, dagli allori della Serie A alla polvere della terza serie.