Francesco Ghirelli : “Non potevo dare il via libera alle partite e non presentarmi a vederne almeno una. Dovevo esserci perché in un momento in cui si chiede di rischiare un po’ il sottoscritto non si poteva tirare indietro. E poi non potevo non accettare l’invito del presidente Angelo Antonio D’Agostino che prendendo in mano il timone dell’Avellino mi ha tolto un bel po’ di pensieri»: l’ospite d’eccezione in un “Partenio-Lombardi” deserto è Francesco Ghirelli, Presidente della Lega Pro che ha deciso di assistere alla partita tra Avellino e Ternana. Al termine del primo tempo si è fermato a parlare con gli organi di informazione presenti e commentare l’emergenza che sta vivendo il paese a causa del Coronavirus. Fermo restando l’obbligo di tutelare la salute, abbiamo il dovere, in un momento delicato per il paese di regalare portare due ore di tranquillità. Poi, seguendo le indicazioni del Governo, delle autorità scientifiche, del Coni e della Lega andremo avanti. L’ultimo decreto dice che si può giocare e noi continueremo a seguire le indicazioni che ci sono. Noi siamo consapevoli di svolgere una funzione sociale e quindi dobbiamo avere questa preoccupazione. E’ un momento delicato per ognuno e dobbiamo provare a far uscire il paese da questa situazione per tornare alla normalità. Occorre intervenire prima del 16 di marzo perché nel prossimo provvedimento si possa rinviare la parte fiscale visto che siamo davvero in una situazione critica. Non è bello vedere gli stadi vuoti e non è bello vedere lo Stadio Partenio-Lombardi vuoto e mi si stringe il cuore per la tristezza. Qui siamo abituati a vedere migliaia di persone, canti, sorrisi. Sono venuto ad Avellino per due motivi, il primo è perché non posso dare il via libera alle partite non presentarmi a vederne una. Sarebbe stato sbagliato. Dovevo esserci perché in un momento in cui si chiede di rischiare un po’ il sottoscritto non si poteva tirare indietro. Il secondo è perché ho accettato l’invito che mi è stato rivolto a Bari da parte del presidente Angelo Antonio D’Agostino. Non nascondo che la sua presenza, il lavoro del sindaco Gianluca Festa mi ha tolto qualche pensiero. Quelli che restano mi saranno tolti quando mi verrà fornita tutta la documentazione. D’Agostino è un imprenditore di grande valore, l’Avellino fa parte della storia del calcio italiano e mi auguro che vada tutto bene”.